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Como, Acsm-Agam verso la fusione: il consiglio comunale approva linee d'indirizzo

Maggioranza e PD dicono sì all'incorporazione di altre cinque aziende

Nella seduta di lunedì 18 dicembre 2017 il consiglio comunale di Como ha approvato la delibera d'indirizzo per la fusione di Acsm-Agam (multiutility del gas e altri servizi) con altre cinque aziende del territorio lombardo. A opporsi alla fusione sono stati solo i gruppi di minoranza Rapinese Sindaco e Movimento 5 Stelle, mentre hanno avallato la fusione i consiglieri del PD e la maggioranza all'unanimità.

La fusione prevede l'incorporazione da parte di Acsm-Agam di altre cinque aziende della galassia di A2A, vale a dire Aspem (Varese), Aevv (Valtellina), Acel Service (Lecco), Aevv Energie e Lario Reti Gas. La delibera approvata detta le linee d'indirizzo che il Comune di Como e i suoi rappresentanti nominati nel cda di Acsm-Agam dovranno perseguire quando verrà compiuta la fusione. Per esempio, il mantenimento e lo sviluppo degli asset presenti sul territorio, come il teleriscaldamento gestito da Comocalor (una sotto azienda di Acsm-Agam). 

Proprio in apertura del consiglio comunale che ha approvato la delibera d'indrizzo è stata, però, nominata dopo elezione a scrutinio segreto la commissione referendaria per la consultazione popolare che il consigliere Alessandro Rapinese ha richiesto per chiedere ai comaschi se vogliano, invece, vendere le azioni di Acsm-Agam detenute dal Comune di COmo per il 24,8 per cento.

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