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Politica

Acli, lettera aperta per Lucini: "La sentenza e l'uomo"

Nuovo attestato di solidarietà all'ex sindaco di Como dopo la condanna per le paratie

Proseguono gli attestati di vicinanza all'ex sindaco Mario Lucini dopo la sentenza di primo grado sulla vicenda delle paratie di Como. In questo caso la lettera aperta arriva da Acli Como che vuole sottolineare nuovamente gli aspetti umani di una sentenza (di primo grado) che sta scuotendo la città. Ecco il testo integrale dello scritto divulgato questa mattina, sabato 19 gennaio, dall'associazione cattolica.

"La sentenza è arrivata. La sentenza va rispettata. Già annunciato il ricorso al grado superiore della magistratura. A noi sta a cuore sottolineare ancora una volta la dimensione umana, culturale e politica di Mario Lucini con il quale abbiamo vissuto una importante e feconda stagione culturale e politica. Al cuore di questa esperienza è sempre stata la politica intesa come atto di amore alla città di Como dalle periferie al centro e dal centro alle periferie, con la volontà di realizzare la società della relazione e di puntare con concretezza alla realizzazione del bene comune.

In questo percorso di coerenza e trasparenza per Mario Lucini sono intervenuti elementi sui quali la magistratura con sentenza di primo grado si è espressa ma che nulla tolgono alla onestà intellettuale, morale e politica di una persona alla quale rinnoviamo la nostra stima e la nostra gratitudine. A conclusione di questa prima fase processuale ci sentiamo chiamati, proprio per la testimonianza di un uomo che si è speso per la crescita della città. a rendere ancor più motivato, convinto e competente il nostro pensare e agire in politica.

Tra i molti messaggi che vengono da questa esperienza c’è, nonostante tutto, quello della necessità e dell’urgenza di promuovere e condividere con i giovani percorsi di formazione all’impegno politico.

Riteniamo che questa innovata consapevolezza tragga le sue motivazioni più profonde dalla storia personale e pubblica di chi ha sempre avuto a cuore la dignità dell’essere umano, la convivenza delle differenze, la concretezza del bene comune, l’interesse dei cittadini, a partire dai più deboli, e mai il proprio tornaconto.

I firmatari della lettera "La sentenza e l'uomo"

Paolo Bustaffa, Emanuele Cantaluppi, Mauro Magatti, Chiara Giaccardi, Corrado Taiana, Elena Vincifori, Laura Fontana Legnani, Mario Luppi, Abele Dell’Orto, Roberto Bernasconi, Fabio Magatti, Isabella Riva, Giorgio Cavalleri, Carlo Guffanti, Maria Laura Roncoroni, Stefano Caspani, Pietro Tettamanti, Filippo Roncoroni, Lisa Cairoli, Beppe Livio, Anna Ostinelli, Ugo Bassi, Cristina Vaccari, Ivano Cairoli, Chiara Chendi, Luisa Seveso. Giorgio Riccardi, Adria Bartolich, Marco Matteucci, Giovanna Montanelli, Piergiorgio Pozzi, Lucia Ostinelli, Cesare Coerezza, Mario Scelsi, Anna Andrighetti, Miriam e Carlo Caccia, Paolo Ferraris, Fausto Ronchetti.

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