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Giovedì, 28 Marzo 2024
Viabilità Viadotto dei Lavatoi

Viadotto dei Lavatoi, ecco il progetto: riapertura ai tir nel 2020, lavori per 2,3 milioni di euro

Ancora un anno e mezzo per riavere il ponte totalmente accessibile: il cronoprogramma del Comune

Cantiere al via a inizio 2020 e riapertura anche ai mezzi pesanti entro l'anno: è questo il cronoprogramma per la riapertura del Viadotto dei Lavatoi di Como, chiuso perchè pericolante dall'estate 2017.

Giovedì 14 marzo 2019 l'approvazione in Giunta del progetto preliminare per la messa in sicurezza: un passo importante spiegato dall'assessore ai Lavori Pubblici del comune di Como Vincenzo Bella in una conferenza stampa.

Foto - La conferenza stampa in comune, da sinistra: gli assessori Negretti e Bella e l'ingegner Pierantonio Lorini

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"Il progetto preliminare è il primo passo per la realizzazione di un'opera pubblica - ha spiegato - si tratta di un intervento mediamente complesso pensato per ridurre al minimo i disagi per gli utenti che usano il viadotto. L'obietivo è riportarlo a una funzionalità piena adeguandolo alle norme sismiche".

Il monitoraggio

"Abbiamo fatto indagini particolari per verificare le condizioni di sicurezza dei trefoli che avevano allarmato la cittadinanza", ha illustrato l'ingegner Lorini dirigente del settore Reti e strade (cui è andata la stima e il ringraziamento degli assessori Bella e Negretti in vista del pensionamento il prossimo 1° agosto), in riferimento ai "cavi d'acciaio inseriti nelle travi portanti e oggetto di attenzione per segnali che si vedevano sull'esterno della struttura" come spiegato da Bella. 
Secondo quanto chiarito in conferenza stampa, il problema del trefolo non avrebbe a che fare con le armature precompresse ma può essere legato ad altri fenomeni, non con la sicurezza. "Dal 2017 - ha detto l'assessore - è in essere il monitoraggio, quindi abbiamo dati reali e progettuali certi. Monitoraggio collegato con dei sensori a rinvii di allarme che ci consente di essere preparati a qualsiasi evenienza, non necessaria finora. Mi sento di tranquillizzare sull'utilizzo attuale del viadotto - ha proseguito Bella - nei limiti in cui viene usato attualmente è sicuro. Questi accertamenti sul trefolo ci hanno rassicurati e hanno eliminato ogni dubbio. Ora andiamo avanti il più rapidamente possibile con i tempi stabiliti dalle procedure".

Sul fronte delle perizie, Bella ha spiegato: "L’accertamento tecnico preventivo sta andando avanti, abbiamo depositato le controdeduzioni, siamo in una fase di confronto tra le parti. Il consulente tecnico ha avuto incarico di fare un tentativo di conciliazione per i risarcimenti economici del danno e questa è la fase in cui si trova il rpocedimento. Noi partecipiamo in quanto parte danneggiata".

Il cronoprogramma e i costi

Il Comune conta di concludere tutti i passaggi burocratici e aggiudicare i lavori all'impresa entro fine 2019, per iniziare il cantiere a inizio 2020. I lavori dovrebbero durare 9 mesi ("Ma sarà il progetto definitivo a dare qualche indicazione in più", ha specificato Bella).
L'intenzione, secondo quanto spiegato dall'ingegner Andrea Zuccalà, responsabile del procedimento, è di "mantenere la viabilità sul viadotto per tutto il periodo delle lavorazioni, salvo nelle fasi successive in cui forse saranno necessarie alcune chiusure. Noi speriamo solo dal venerdì sera al lunedì mattina per interferire il meno possibile".
Alla fine i costi per la messa in sicurezza ammonteranno a 2 milioni e 300mila euro, di cui 1 milione e 422mila per i soli lavori.

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