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Lago a prova di tuffi a Villa Geno e Villa Olmo: bene le analisi effettuate da ATS Insubria

Balneabilità confermata, ma bisognerà tenere conto delle norme imposte dal Covid

I risultati dei due campionamenti, quello del 15 maggio e del 18 giugno rilevano livelli molto bassi degli inquinanti batterici, e confermano, in linea di massima i giudizi di balneazione della scorsa stagione per ciò che concerne le acque del Lario.

Si potrà tornare a fare il bagno a Como di fronte al Lido di Villa Olmo e a quello Villa Geno (che però non è ancora aperto). Bene anche l’ex Galoppatoio di Villa Erba, a Cernobbio e il Lido di Moltrasio, così come il Lido del Segrino. Divieto provvisorio solo per la Riva del Tenciù a Laglio e a Brennio.

Troverete tutte le località nello specifico sul sito si Ats Insubria nella sezione dedicata alla balneabilità, ma le analisi appena svolte sono in linea con quelle della stagione passata. Bisogna, però, fare i conti con il coronavirus. 

«La stagione balneare 2020 deve fare i conti con la recente emergenza che ci ha costretto a posticipare l'inizio dei monitoraggi a maggio – spiega la dott.ssa Elena Tettamanzi Responsabile Epidemiologia e Medicina Ambientale, Flussi Informativi del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di ATS - quindi l’attività balneare può iniziare proprio in questi giorni, anche perché il primo monitoraggio preventivo, già effettuato, è volto a confermare gli ultimi giudizi forniti alla fine dell'anno precedente”.

« Bisognerà avere rispetto, ad esempio, al mantenimento della distanza, ma anche all’aumento dei punti d'ombra in maniera da ridurre gli assembramenti durante le ore più calde. Al momento, inoltre, bisogna indossare ancora le mascherine e rispettare le ordinanze in vigore, fino a nuove disposizioni, anche del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, che regolamentano le attività balneari per tutta Italia».

 

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