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Erasmus Day 2020 a Como: l'evento per gli studenti che sognano di partire

Ecco come funziona la borsa di studio dell'Insubria e a quanto ammonta

Domani, giovedì 13 febbraio, a Como dalle 10.30 alle 13.30 nell’aula S.0.1 del Chiostro di Sant’Abbondio, va in scena l’incontro dedicato agli studenti dell’Università dell’Insubria che sperano di partire grazie al progetto Erasmus. A parlare saranno i ragazzi che hanno già vissuto questa esperienza e sono iscritti all’associazione Erasmus Student Network, che interviene alla presentazione e supporta i nuovi candidati.

Promuove l’incontro Giorgio Zamperetti, professore ordinario e delegato del rettore alla Internazionalizzazione: «Gli studenti dell’Insubria non hanno ragioni per non partire: le borse che il nostro ateneo riserva alla mobilità europea sono tra le più alte e abbiamo più di 200 accordi di scambio con università di 26 Paesi. Invito gli studenti a uscire dalla loro comfort zone e a misurarsi con una dimensione internazionale che, oggi, sempre di più si configura come uno degli elementi necessari per una carriera di successo. Ricordo infatti che secondo Almalaurea Erasmus aumenta del 12 per cento la possibilità di trovare una occupazione adeguata a un anno dalla laurea».

Sono previsti anche interventi di Serena Costantini per Confindustria Como e Mario Musa, già funzionario in organizzazioni internazionali a Ginevra.

Nella seconda parte della mattinata, dalle 12, ci si dedicherà a conoscere le modalità di partecipazione ai bandi Erasmus+ Studio e Erasmus+ Traineeship, ovvero il classico periodo di studio all’estero e la possibilità di fare degli stage in enti pubblici o privati e in aziende.

“Dal 2000 – fanno sapere i responsabili del progetto - l’Insubria ha visto partire per l’Erasmus 1541 studenti, di cui 204 stanno attualmente vivendo la loro esperienza europea, e ha a sua volta accolto in questi anni 653 studenti, 78 dei quali si trovano a Varese e Como in questo anno accademico. I paesi preferiti con cui c’è più scambio sono: Spagna, Germania, Portogallo, Polonia e Svezia. I corsi più richiesti, sia in arrivo che in partenza, sono Medicina ed Economia.  La durata del soggiorno all’estero va da un minimo di 3 mesi (2 per gli stage) a un massimo di dodici”.

Per l’anno accademico 2020/2021 sono oltre 500 le destinazioni, con quasi 200 università europee coinvolte. Sono circa invece 1400 le mensilità messe a disposizione finanziariamente, con un importo variabile dai 400 ai 700 euro, a seconda del paese di destinazione: “Significa che, considerata una permanenza all’estero media di 5 mesi, 280 studenti potranno partire con il sostegno finanziario dell’Ateneo; un sostegno che ha pochi paragoni nel panorama delle università italiane. La novità di quest’anno è che oltre alla borsa ci sarà un premio, di importo ancora da determinare, per gli studenti che conseguiranno almeno 30 crediti sostenendo gli esami nell’università straniera, per ricordare che l’Erasmus – conclude Zamperetti – è sì una esperienza divertente ma che soprattutto ci si va per studiare seriamente, progredendo nel proprio percorso di esami».

Invece per l’Erasmus Traineeship l’onere di trovare l’organizzazione dove svolgere il tirocinio è degli studenti stessi, il che significa che non ci sono limiti di posto. L’ateneo mette a disposizione circa 250 mensilità, di importo variabile dai 300 ai 700 euro: considerata una permanenza all’estero media di 5 mesi, 50 studenti possono partire con il sostegno finanziario.

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