Manuale di volo per uomo, Simone Cristicchi al Teatro Sociale di Como
Simone Cristicchi è forse conosciuto soprattutto per la sua musica (e la sua folta e riccia chioma!), ma il cantautore è anche scrittore e attore teatrale. Torna a Como giovedì 16 gennaio, portando questa volta al Teatro Sociale lo spettacolo Manuale di volo per uomo, un’invenzione drammaturgica, ambientata nel mondo attuale.
Una favola metropolitana ricca di emozioni, musica e poesia, in cui Cristicchi interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino, con un problema preoccupante: qualunque cosa guardino i suoi occhi, tutto è stupefacente, affascinante, meraviglioso! Per molti è un “ritardato” da compatire, per alcuni un genio, sicuramente un tipo strano. In realtà, Raffaello è un “Super-Sensibile”, e in quanto eroe possiede dei poteri speciali perché è in grado di cogliere i particolari, i dettagli che sfuggono agli altri esseri umani, cose minuscole e apparentemente insignificanti, che nascondono però un’infinita bellezza.
Il cantautore romano ha pubblicato diversi album di successo e vinto il Festival di Sanremo con la canzone Ti regalerò una rosa, ispirato dal suo primo successo editoriale Centro di Igiene Mentale nel 2007, un esordio narrativo brillante basato su testimonianze “dirette”.
Nel 2010, inizia la sua avventura teatrale, con Li Romani in Russia, basato dall’omonimo libro di Elia Marcelli, che racconta la tragica Campagna di Russia del 1941-43. Lo spettacolo non manca di sorprendere per la grande capacità di Cristicchi di calarsi con grande sensibilità e presenza scenica. Segue un altro grande successo, Mio nonno è morto in guerra, dall'omonimo libro che il cantautore romano scrive nel 2012 sulla seconda guerra mondiale.
Il 2013 è la volta di Magazzino 18, il musical civile incentrato sulla storia dell'esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani. Lo spettacolo nel 2014 riempie il Teatro Sociale di Como di giovanissimi studenti in occasione del Giorno del ricordo.
Per arrivare infine a Manuale di volo per uomo, una “mappa geografica dell’anima”: la pièce è un invito a volare, a non sentirsi soli, ad avere il coraggio di buttarsi dentro la vita, mantenendo intatta la purezza del bambino dentro di noi, a lasciarsi alle spalle le pesanti zavorre del passato, senza però lasciarsi sfuggire la bellezza del mondo che ci circonda, perché “niente è più grande delle piccole cose!”