Fabio Calvetti, l'artista dei silenzi dell'anima in mostra a Lugano
Fabio Calvetti, esponente della Nuova Figurazione Italiana, è stato definito l’artista dei silenzi dell’anima. sarà in mostra dal 24 febbraio allo Spazio Arte di Lugano. "Le sue opere - scrive -Giovanni Faccenda -sono rappresentazioni sceniche di un momento di introspezione; ci ritroviamo, così, di fronte ad un palcoscenico, dove attori sono un personaggio ma anche l’assenza dello stesso, calati in un’atmosfera immobile, in un momento di vita sospeso. Le figure femminili o le sedute vuote sono in attesa, vorremmo credere di qualcuno, ma fors’anche di qualcosa non accora accaduto"
"Nel silenzio della notte, senza un preciso riferimento spazio-temporale, siamo spettatori di un attimo rubato all’intimità, di un pensiero, di un ricordo, di uno sguardo rivolto oltre. Calvetti ha saputo creare uno stile del tutto personale e riconoscibile, anche se chiaramente leggibili sono i riferimenti a due grandi artisti ed alle loro tematiche: Hopper, con la sua solitudine e la sua incomunicabilità e Sironi, con i suoi silenzi. Di recente l’artista ha introdotto, nelle sue opere, “nuovi colori” ed una modalità compositiva più libera che rendono i suoi lavori classici e contemporanei nello stesso tempo. “… la donna che Calvetti sceglie di raffigurare negli abiti rossi, nelle pose seducenti e nei tacchi a spillo, persa ovunque lei sia, in una stanza della sua casa o in un hotel, su un marciapiede o seduta a una fredda fermata dell'autobus, indugia come un'apparizione inaspettata, magica e tremante di emozione, in una scena piena di enigmi che suscitano una ampia gamma di emozioni nello spettatore…”.
NOTE BIOGRAFICHE
Il M° Fabio Calvetti nasce a Certaldo, in provincia di Firenze, nel 1956. Consegue la maturità artistica e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Alla SIAC di Firenze del 1987, viene inserito in “Green Wave”, una selezione di giovani artisti italiani. Gli anni '90 vedono le prime mostre personali del pittore, in particolare fuori dall'Italia in Europa, Giappone e Stati Uniti. Fu allora che iniziò i suoi rapporti a lungo termine con la Shiraishi Gallery di Tokyo e la Schortgen Galerie in Lussemburgo. Nel 1995, durante una mostra personale sull'isola de La Réunion, ha condotto un seminario di pittura presso la Scuola di Belle Arti Le Port. Ha partecipato a fiere d'arte a Ginevra, Amsterdam, Strasburgo, Gand, L'Aia e Kortrijk.
Dopo questa esperienza internazionale, il suo lavoro ha iniziato a trovare un pubblico in Italia, sfociando in importanti mostre personali a Certaldo - Palazzo Pretorio e Genova - Galleria Guidi, Ercolano - Villa Campolieto e Napoli - Casina Pompeiana. Il suo debutto a Milano è stato con la Galleria Artesanterasmo nel 2003, dove esporrà nuovamente nel 2006 e nel 2008. Nel frattempo, continua a esporre a fiere internazionali e ad allestire importanti mostre personali all'estero, come quelle a Parigi alla fine del 2006 e Sarasota, in Florida, nel 2006 e nel 2008.
Il lavoro di Calvetti è diventato da allora al centro di un intenso interesse da parte delle gallerie, con prestigiose mostre personali presso il City Art Museum di Kwangju- Corea del Sud, la Shinjuku Park Tower a Tokyo, la Medici Gallery a Sarasota - Florida, USA, la Galerie Saint-Hubert a Lione, il Museo Nazionale Palazzo Venezia a Roma, la Galerie Tournemine a Parigi, la Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia e molte altre sedi. Recentemente le mostre personali al Museum Utrillo-Valadon di Parigi, alla Season Gallery di Sofia e al Seoul Art Center di Seoul, nonché le grandi mostre a Palazzo Bastogi a Firenze e al Nagahoka Kesakichi Memorial Gallery. In Giappone è stato incluso nell'importante progetto World Artist Tour accanto a nomi del calibro di Tom Wesselmann, Alex Katz e George Segal