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Margaret Atwood oggi a Como per il Noir in Festival

Fino a domenica molti ospiti illustri in città, da Dario Argento ad Abel Ferrara

Come anticipato in questo nostro articolo, il Noir in Festival debutta oggi, giovedì 7 dicembre al Teatro Sociale di Como, raccogliendo il testimone da Milano, dove la rassegna è iniziata lo scorso 3 dicembre.

Il Premio Raymond Chandler, uno dei momenti più alti del Noir, andrà quest'anno a Margaret Atwood che lo riceverà il 7 dicembre alle 21 al Teatro Sociale. Il premio letterario dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del generea va così un’autrice che incarna al meglio virtù e caratteristiche della cosiddetta letteratura di genere, si tratti del noir o della fantascienza, di una rilettura della fiaba nella sua versione più “nera” o del fantastico, e che insieme le trascende dando voce a un’idea totalizzante e nobile di letteratura.

Personalmente impegnata sul fronte dell’ecologismo e del femminismo, Atwood fa della sua militanza l’alimento di uno speculare impegno letterario, che di quella anche si nutre per diventare altro, linguaggio e stile, allusivo come una metafora, concreto come ogni storia. Storie e metafore che hanno raggiunto lettori di ogni paese e che sempre di nuovi vanno conquistandone grazie anche alle nuovissime trasposizioni in serie televisive del suo capolavoro The Handmaid’s Tale (Il racconto dell’ancella, visibile su TimVision), e di Alias Grace (L’altra Grace, prossimamente su Netflix).

Fino al 10 dicembre, sulle rive del lago, il festival sarà ricco di ospiti, da Dario Argento ad Abel Ferrara, appuntamenti col cinema, i libri, la televisione e le proiezioni si concluderanno sabato 9 dicembre con la celebrazione del trentennale di un capolavoro del genere come Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris e il restauro in 4K della versione cinematografica firmata da Jonathan Demme.

Scrittura al femminile, tematiche psicologiche, l’ombra nera del futuro e quella della paura faranno da filo conduttore agli incontri letterari in programma con partecipanti di rilievo da Simona Vinci a Paola Barbato, da Antonella Lattanzi a Marco Vichi, da Roberto Costantini a Marcello Fois, da Donato Carrisi a Carlo Lucarelli, senza contare il contributo di autori stranieri come Marcos Chicot e Bernard Minier che portano al Noir le voci di tradizioni nobili come quella spagnola e francese e di “dialoganti eccellenti” come Antonio Scurati, Chiara Valerio, Nicoletta Vallorani, Massimo Picozzi.

"Ogni anno si rinnova il segreto di un festival che è come una tavolozza carica di sfumature e di tutti i colori del nero – osservano Giorgio Gosetti e Marina Fabbri: il doppio palcoscenico di Milano e Como ci ha spinto a rinnovare profondamente la struttura del nostro racconto sul lato oscuro dell’individuo e della società.  Ma restiamo convinti che il segreto del nostro successo stia nell’incrocio dei linguaggi, nell’attenzione alla storia e alla cronaca, nel dialogo costante tra cinema, letteratura, televisione nel segno di un genere che non conosce stanchezza”.

A Como sono previsti inoltre alcuni eventi del tutto speciali come: il ritorno del commissario Maigret nell’attesa serie TV Maigret’s Dead Man con Rowan Atkinson; il panel con ospiti prestigiosi sull’Ombra del padre, curato dal Mercurius Prize che quest’anno ha scelto il festival per il suo riconoscimento al cinema nel segno del grande psicanalista Carl Gustav Jung; una collaborazione con la Polizia di Stato (servizio di polizia scientifica) che si aprirà, la sera del 6 dicembre con un concerto speciale della Banda Musicale della Polizia; per finire un evento dedicato ai più piccoli nella dimensione del fantasy che si collega ai festeggiamenti natalizi della “Città dei Balocchi”.

L’immagine dell’anno, firmata da Alessandro Baronciani, riunisce due segni forti della manifestazione: la forza femminile dei grandi personaggi che popolano le storie di Margaret Atwood e l’ossessione interiore che diventa terrore puro nell’opera del maestro del brivido, Alfred Hitchcock la cui carriera debuttò proprio sul lago di Como nel 1926.

Ritorna poi la Black Panther che del Noir in Festival è il nuovo simbolo e a cui è dedicato il premio per il cinema, assegnato da una giuria internazionale, con gli occhi diabolici del mitico felino a rivelare il lato oscuro del nostro tempo, secondo la lezione di Dario Argento che del Noir è da sempre il testimone e il padre nobile.

Cinque gli incontri-dialoghi a più voci in programma nel corso della rassegna: il primo, dedicato al giallo italiano (in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia) per raccontare il volume monografico di “Bianco e Nero”, con un film esemplare come Harlem di Carmine Gallone con un doppio finale a sorpresa, a cui segue l’atteso incontro con Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi sui crimini veri che diventano fiction; il secondo, una master class di Adrian Wotton sulla “vita in noir” di Gloria Grahame e la riscoperta del capolavoro di Nicholas Ray In a Lonely Place del 1950; il terzo un incontro sulla serialità tra cinema e televisione con la casa di produzione Taodue di Pietro Valsecchi e il nuovo progetto Black Vatican; il quarto è un dialogo a due tra Paola Barbato e Antonella Lattanzi su vittime & carnefici. E infine un dialogo a più voci sul racconto della paura con tre diversi “interpreti” della scrittura italiana di genere come Marcello Fois, Simona Vinci e Luca D’Andrea.

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