Life Electric si veste di seta per l'arrivo del Giro di Lombardia a Como
La Seta e il Ciclismo. Insieme. Come due ruote che fanno volare la passione. E che corsa memorabile. La classica d’autunno, delle foglie morte. La gara più bella di tutte, quella che mette il sigillo alla lunga stagione che ha celebrato i grandi campioni e che prepara l’attesa di una nuova partenza, speranza di altri giovani eroi. E’ il Giro di Lombardia che sabato 12 ottobre celebra la 113a edizione.
Legato a Como indissolubilmente con un filo sottile che è storia, è tradizione, è bellezza: la Seta. Un legame che si rinnova ogni anno davanti al lago più bello del mondo con arrivo nella piazza dove un tempo c’era il porto, si festeggiano le nozze tra il ciclismo e Como, tra la seta e la bicicletta.
Un connubio quest’anno ancora più forte. Le ruote che… filano per la candidatura di “Como Città Creativa Unesco”.
Il Giro di Lombardia e la Seta, solo apparentemente lontani, hanno un comune denominatore: la trama, quella che tesse la seta per farne una stoffa preziosa e quella dei chilometri che le due ruote disegnano percorrendo le strade del territorio. Ed ecco i due protagonisti: Como candidata a diventare “Città Creativa Unesco” per la sua storia, la sua creatività e unicità nella Seta, il Giro di Lombardia per la sua storia di corsa classica dove la vittoria vale una carriera. Stampata o pedalata, se sovrapposta, la doppia trama darebbe un tessuto unico ed affascinante. Si intitola, appunto, “Ruote di Seta” la manifestazione che Como organizzerà sabato pomeriggio in occasione dell’arrivo in città del “Lombardia”.
Si svolgerà alla diga foranea, nella piazzetta rotonda dove è collocata l’ultima opera d’arte della città: il monumento ad Alessandro Volta, firmato da Daniel Libeskind, che l’associazione Amici di Como ha regalato alla comunità cinque anni fa. L’evento sarà una vera sorpresa. Unirà arte, colori, musica e danza. Un “flash mob” con una ventina di giovani ballerine della scuola di danza del Teatro Sociale che improvviseranno movimenti e figure ispirate dalla coreografa Arianna Bracciali. L’unione di arte, danza e seta sarà sottolineata da un allestimento speciale di “Life Electric”, il monumento di Libeskind: sarà fasciato da strisce di tessuto stampato con i colori della pace. Così sarà richiamato il significato più profondo della candidatura di Como a “Città Creativa Unesco”, cioè partecipare alla rete Unesco per la cooperazione internazionale e per lo sviluppo sostenibile, in un dialogo e uno scambio tra le città del mondo. Como vuole far parte dell’Unesco Creative Cities Network proprio per svolgere un ruolo più diretto nella condivisione di esperienze, di conoscenze e di buone pratiche con altre città del pianeta.
Pur essendo una piccola città, Como vuole dare un contributo significativo a rafforzare l’amicizia tra i popoli e a dare il suo sostegno a iniziative per la pace e lo sviluppo di altre aree del mondo. Como è stata tra le promotrice del network Onu ed è insignita del titolo di “Città messaggera di Pace”. Ora si candida a Città Creativa Unesco per dare il suo apporto al network internazionale con la volontà di interagire e condividere buoni progetti per un futuro migliore.