Sergio Gaddi racconta Botero alla Galleria Lopez
Il 18 gennaio alle 19.30 alla galleria Lopez di via Vitani 26 a Como, nel cuore dell’antico quartiere Cortesella, torna Sergio Gaddi, critico d’arte e curatore di mostre, per un nuovo incontro del ciclo “Sergio Gaddi racconta”. Un progetto di storytelling e narrazione emotiva volto a illustrare la vita e l’opera dei grandi maestri della Storia dell’Arte.
Questa volta Sergio Gaddi racconterà, con immagini, filmati e aneddoti, il celebre pittore e scultore colombiano Fernando Botero, scomparso nel 2023 a 91 anni. Artista noto per lo stile inconfondibile con cui ha ritratto donne, uomini e perfino animali, dalle forme voluminose, Botero era molto legato all’Italia e in particolare alla Versilia; infatti ha vissuto a lungo a Pietrasanta dove sono custodite le sue ceneri. Sergio Gaddi è anche consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della VII commissione (Cultura, ricerca e innovazione, sport, comunicazione) di Regione Lombardia.
Ingresso comprensivo di aperitivo/cena: 35 euro. Per prenotazioni, telefonare al numero 333 2655 453.
Lo stile di Botero
Secondo Botero, il dipingere deve essere inteso come una necessità interiore, un bisogno che porta ad un'esplorazione ininterrotta verso il quadro ideale. Tuttavia, questo bisogno rimane sostanzialmente inappagato. Il colore rimane tenue, mai esaltato, mai febbrile, generalmente steso in campiture piatte ed uniformi, senza contorni. Da notare l'assenza totale delle ombreggiature nei suoi dipinti, perché essi, secondo Botero "... sporcherebbero l'idea del colore che desidero trasmettere".
Caratteristica della sua pittura è l'insolita dilatazione che subiscono i suoi soggetti, che acquistano forme insolite, quasi irreali, ma con un proprio fascino. Ma è un passaggio necessario per ben far comprendere la necessità di colore delle sue opere. L'artista si rivela sostanzialmente distante dai suoi soggetti. Ed è proprio questa freddezza che fa scomparire dai personaggi la dimensione morale e psicologica. Gli sguardi sono sempre persi nel vuoto, gli occhi non battono, sembra quasi che osservino senza guardare. Interessante anche la rappresentazione del tempo, elemento presente in molte opere di Botero, in cui lo stesso soggetto può essere raffigurato in momenti diversi; in altre il tempo è simboleggiato da orologi.
Importante anche la trattazione dei temi sacri, cui Botero dedica molte sue creazioni, permeando l'intera produzione: dai suoi paesaggi urbani emergono regolarmente grandi cattedrali, campanili, cupole; così come appare spesso considerato il soggetto della maternità, nel quale talvolta l'autore identifica la Madonna con il Bambino. In un disegno del 2006, l'artista riprende una scena già dipinta in precedenza, rimuovendo tuttavia alcuni dettagli moderni a lui cari (l'orologio della madre, la poltrona) e rappresentando il bambino con una ferita sul costato. Frequenti anche i ritratti di religiosi ed ecclesiastici.
Altro problema sociale affrontato costantemente è quello della violenza, derivato dalla vita quotidiana della Colombia negli anni quaranta dello scorso secolo; più in generale, Botero dipinge conservando le impressioni della sua infanzia, che sfociano in forme grandi e sproporzionate, come quelle avvertite da un bambino