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Martedì, 16 Aprile 2024
Cultura

La Festa delle Donne, 8 marzo in città

Celebrare la festa delle donne non solo l'8 marzo. E' questo il proposito dell'amministrazione comunale di Como e, in particolare, degli assessori (entrambe donne) alle Pari opportunità e Commercio, Giulia Pusterla (nella foto) e Gisella Introzzi...

Celebrare la festa delle donne non solo l'8 marzo. E' questo il proposito dell'amministrazione comunale di Como e, in particolare, degli assessori (entrambe donne) alle Pari opportunità e Commercio, Giulia Pusterla (nella foto) e Gisella Introzzi. L'iniziativa di quest'anno prevede il coinvolgimento dei commercianti comaschi. In tanti hanno già aderito sostenendo con un contributo l'iniziativa che prevede una mostra per così dire diffusa e un "gioco dei diritti": in ogni negozio saranno affisse delle immagini di carte da gioco con scritta una frase rappresentativa di un "diritto". ma vediamo nel dettaglio.

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Il primo appuntamento in calendario è fissato per il 1 marzo, nel salone della Biblioteca comunale, alle ore 20.45 con la presentazione del libro di Tonina Santi (già "consigliera di parità" in Comune ed in Provincia) "Costruire il futuro sul filo delle memorie. Gli anni delle donne a Como". Saranno presenti Lea Melandri, presidente Libera Università delle donne di Milano, Katia Trinca Colonel, giornalista. Introduce Giulia Pusterla, assessore alle Pari Opportunità. Lettura di brani a cura di Miriana Ronchetti. (Ingresso libero). Dal 4 al 15 marzo sarà possibile visitare "E noi vi guardiamo, un mondo di donne in cammino" una mostra sulla condizione delle donne nel mondo, con immagini scattate dall'artista italiano Danilo De Marco, invitato nel 2012 alla Biennale di Venezia. Le fotografie esposte hanno un forte impatto emotivo che aiuta a far conoscere e capire meglio la condizione femminile nel mondo. Diversi gli spazi che ospiteranno la mostra, ideata e curata dall'associazione Fratelli dell'Uomo da anni impegnata in attività di sensibilizzazione e coinvolgimento sui temi dei diritti umani: Biblioteca comunale, Pinacoteca Civica, Museo Archeologico, Palazzo Cernezzi, Camera di Commercio, Cna (viale Innocenzo XI), Confartigianato (viale Roosevelt), Confcommercio (via Ballarini), uffici comunali di via Odescalchi, circoscrizioni di Albate e Camerlata.

Alla mostra sarà poi affiancato, a partire dall'8 e fino al 15 marzo, "Il gioco dei diritti", iniziativa, anch'essa ideata e curata da Fratelli dell'Uomo, e specificatamente rivolta a commercianti ed artigiani. Nei negozi che hanno aderito verrà esposto un pannello, presentato sotto forma di carta da gioco, con l'indicazione dei diritti delle donne. Ogni carta presenterà un diritto diverso. Tutti gli esercizi aderenti, inoltre, offriranno l’8 marzo un omaggio alla clientela: una spilla che raffigura il volto di una donna e richiama i contenuti della mostra: la forza, la dignità, il coraggio (le adesioni sono ancora aperte. Per informazioni rivolgersi allo sportello Shopincomo in via Odescalchi o telefonare al numero 031/252512). Infine, venerdì 8 marzo, l'assessorato alla Cultura, rappresentato da Luigi Cavadini proporrà uno stimolante percorso artistico "La donna nell'arte" che si snoderà nelle sale della Pinacoteca Civica e del Museo Giovio. "Secondo il Global Gender Gap Report 2012 (il rapporto, promosso dal World Economic Forum, che prende in esame quattro aree critiche della disuguaglianza tra uomini e donne in 135 Paesi di tutto il mondo, Partecipazione e opportunità economiche, Livello d'istruzione, Salute e sopravvivenza, Enpowerment politico) l’Italia è scesa complessivamente all'80esimo posto.

"Nel 2011 eravamo al 74esimo. Per partecipazione economica e opportunità siamo al 101esimo posto - spiega l'assessore Giulia Pusterla - Questi dati dimostrano che l'Italia non è ancora un paese per donne. E l'invito che rivolgo a tutte le donne, non solo comasche, è di far sentire la propria voce, di chiedere quello che si meritano. Per ricorrere ad una citazione siate la forza che non sapete di avere". "Il coinvolgimento degli operatori economici, commercianti ed artigiani, ci consentirà di veicolare in un modo meno convenzionale il tema dei diritti delle donne - aggiunge la collega Gisella Introzzi - I negozi possono svolgere un ruolo attivo e centrale, non fosse altro che per la loro diffusa presenza sul territorio e per il numero di persone che li frequenta. Ringrazio tutti gli aderenti per la collaborazione prestata".

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