I fili di Dieye, un viaggio nel cuore del Senegal tra musica, storie e sapori a Como
Lo scorso novembre abbiamo pubblicato un’intervista ad Elena Razzi su un esempio di integrazione in un “cortile solidale” a Figino Serenza. L’articolo, che ha ottenuto centinaia di condivisioni sui social, ha subito innescato piacevoli e inaspettate reazioni: diverse persone hanno infatti iniziato a interessarsi alla piccola realtà brianzola e ad inviare contributi.
Alla fine del suo racconto, Elena Razzi (nella foto in alto con il marito Andrea Parodi e il figlio Woody) lanciava un invito a cena per il giorno del suo compleanno. Nell’invito parlava di una tavola e di Dieye, la sua vicina di casa del Senegal, che avrebbe cucinato insieme a lei. A dicembre in molti avevano scritto ad Elena per chiedere di partecipare alla cena. Da quei messaggi è partita la promessa di organizzare presto una festa più in grande. Così, insieme a Dieye, Elena ha stabilito una data, sabato 18 maggio 2019, trovato un grande spazio alla Comunità Educativa Annunciata a Como, e con l’aiuto del marito Andrea Parodi (da anni impegnato nel settore della musica) ha trovato dei musicisti del Senegal, perché in Senegal non c’è festa senza danze.
Marius Seck è un musicista di Dakar, operaio in una fabbrica di Alessandria. Suona e canta canzoni che veicolano messaggi di pace e di gioia sulle note delle antiche musiche della sua terra. Nel 2000 registra il primo album Ndioukeul, “Omaggio”, arrangiato con Samba Laobe Ndaye, Youssou Camara e il gruppo Missal da Dakar con alcuni elementi della band di Youssou N’Dour. A Marius e alla sua band si aggiungerà il celebre cantautore canadese Bocephus King, la cui musica è ricchissima di contaminazioni e collaborazioni. Bocephus è arrivato in Italia per la prima volta negli anni ’90 conquistandosi l’affetto e la stima del pubblico e della stampa. La rivista Buscadero gli dedica la copertina e aggiunge: “soltanto una volta, prima di Bocephus, abbiamo messo in copertina un artista che non era ancora famoso. Si trattava di Tracy Chapman”. Negli anni l’istrionico musicista canadese ha saputo cambiare pelle e rinnovarsi abbracciando generi diversi che vanno dal folk al country fino ad arrivare alla world music e ha cominciato un interessante lavoro di traduzione in inglese dei più grandi cantautori italiani: De Andrè, Guccini, Tenco.
Nel frattempo l’organizzazione della festa cominciava a diventare qualcosa di diverso: una squadra di donne si stava spontaneamente creando intorno a Dieye, diventando la forza di un progetto più importante. Donne che non si erano mai incontrate prima, unite da un comune sentire, dal desiderio di aiutare Dieye e chi come lei ha una storia che non ha voce. Così la serata del 18 maggio inizia a connotarsi come una festa per Dieye, una festa per realizzare il suo sogno: quello di tornare in Senegal dalla propria famiglia.
Naturalmente accanto a Dieye ci sono anche le sue amiche senegalesi, e prima di tutto c’è la voglia di divertirsi e stare insieme. Le donne durante i preparativi della festa vestiranno abiti africani che la mamma di Dieye ha confezionato e spedito. I bimbi del “cortile solidale” spesso si scambiano i vestiti per i giochi: da qui l’idea di ispirarsi alla loro fantasia senza confini, per indossare gli abiti che faranno parte del viaggio di quella sera. E dal Senegal sono arrivati anche i fiori del bissop con cui preparare la bevanda tipica.
Per informazioni
348 2944822
ifilididieye@gmail.com
Sabato 18 maggio 2019 - Comunità Educativa Annunciata ?
Cena ore 19.00 (solo su prenotazione)
Concerto ore 21.00 (ingresso libero)