Design & Food fa tappa all'Hilton di Como. Verso una nuova concezione dell’esperienza gastronomica
La ricerca del rapporto tra design e cibo, soprattutto in questi ultimi anni, sta conoscendo una fase di rinnovata attenzione, decretando la nascita e lo sviluppo di una nuova idea di ristorazione particolarmente nell’ambito del fine dining.
Un’analisi delle tendenze contemporanee in questo campo mostra infatti come, per compiere un’esperienza gastronomica in senso ampio, sia necessario pensare ad ambiti del progetto che sono molteplici e interrelati, che coinvolgono non solo il campo del food design, ma anche quello del product e dell’interior.
Per quanto i tre attori coinvolti - lo chef, il designer, l’architetto - abbiano un obiettivo comune, quello della
costruzione di un’esperienza, diverse sono le modalità attraverso questa finalità può essere perseguita.
Nell’ambito del progetto di interni – come avremo modo di verificare attraverso una ricognizione attraverso alcuni casi studio moderni e contemporanei, da Alvaro Siza a Kengo Kuma, da Philippe Starck a Patricia Urquiola – occorre considerare la relazione tra le scelte riguardanti lo spazio, la materia e la luce, non dimenticando il contributo che può derivare anche, nell’ottica della valorizzazione dell’identità, dal rapporto col luogo.
Nell’ambito del progetto degli oggetti – selezionati nell’opera di progettisti, che vanno da Achille Castiglioni a Jasper Morrison, e di chef, che vanno da Gualtiero Marchesi a Davide Oldani - occorre relazionarsi da una parte con la dimensione umana, nelle sue specificità antropometriche ed ergonometriche, dall’altra con le diverse tipologie di cibo, nelle sue diverse forme, colori e consistenze.
Nell’ambito del progetto di un piatto – come emergerà nel dialogo con gli chef invitati volta per volta a raccontare la loro esperienza – occorre infine valutare, oltre alla scelta fondamentale della materia prima, anche le potenzialità di associare al binomio principe, quello costituito dal gusto e dall’olfatto, un coinvolgimento polisensoriale basato anche sulle altre facoltà della percezione.
Partendo dal riconoscimento delle differenze riguardanti gli orizzonti problematici, riguardanti la composizione della “cassetta degli attrezzi” coinvolti nell’atto creativo, e riguardanti i diversi livelli di interazione con i potenziali utenti, cercheremo di comprendere se, come in alcune esperienze storiche del passato, è ancora possibile rintracciare da una parte alcuni riferimenti dell’immaginario comuni a questi tre campi, dall’altra eventuali elementi ricorrenti dal punto di vista dei processi, delle metodologie di lavoro, o del confronto con alcune questioni trasversali come quella della sostenibilità ambientale e sociale, presente in ognuno di questi ambiti ma affrontata in modo diverso secondo gli strumenti a disposizione.
Le conferenze saranno organizzate in tre parti, ciascuna riferita ai tre livelli coinvolti. Nel primo verranno analizzati alcuni esempi recenti, non solo italiani, di interior design nell’ambito della ristorazione, cercando di individuare alcune tendenze riguardanti la creazione di un ambiente confortevole e attrattivo (spazio, materia, luce); nel secondo si parlerà invece di esempi di product design legati al design per il cibo, mostrando la ricerca contemporanea relativa al design di un piatto, di un bicchiere, della posateria. Nel terzo invece gli chef selezionati racconteranno della loro esperienza nell’ambito dell’alta ristorazione e dei criteri che ritengono fondamentali per la creazione di un buon piatto e della scelta e combinazione di un insieme di ingredienti.
L’evento sarà rivolto non solo agli addetti ai lavori, che pure troveranno in queste serate un’occasione di riflessione sulle tendenze delle contemporaneità nel rapporto tra deisgn e food, ma anche a chi vorrà conoscere le sinergie che, nell’esperienza gastronomica, legano ambiti progettuali dotati di specificità ma anche principi ispiratori comuni.
Durante le serate indagheremo i sopra citati argomenti, presentando a 360° il lavoro degli Chef, soffermandoci sulla descrizione (e impiattamento) di 4/6 piatti ideati dagli chef.
L’obiettivo finale del ciclo di conferenze è quello di pubblicare un libro in cui racchiudere tutta la ricerca condotta con il contributo degli chef protagonisti delle varie serate, che sarà costituito da una parte di racconto (delle tendenze contemporanee relative al progetto di interior design, di product design e di food design), e da una parte fotografica che illustrerà le opere selezionate ma anche documenterà gli eventi e le conferenze svolti durante l’anno.
Hotel Hilton - Mercoledì 21 marzo 2018 - 20.30 - 23.00
Arch. Mario Redaelli
Arch. Matteo Moscatelli
Chef Davide Caranchini Materia (Cernobbio - CO)
Chef Federico Beretta Feel (Como)
Info e iscrizioni
Per gli architetti sul sito im@ateria per ottenere i crediti formativi.
Per tutti gli altri sul sito www.designandfood.it.