Ci vediamo al Cineclub. Gli anni dei Circoli del Cinema. L’esperienza di Como raccontata da Alberto Longatti
La domenica 16 dicembre 1896 vive un evento che trasformerà la narrazione, una novità di cui si parlava, ma che pochi avevano visto: è il cinematografo o ovvero le figure in movimento. Una vera rivoluzione. Quella sera di 122 anni fa, il pubblico comasco affolla il Teatro Sociale di Como; lo spettacolo si concretizza nel foyer. Il successo è enorme. Da quella prima rappresentazione il film si evolve, diventerà sonoro, crescerà ai livelli dell'arte e catturerà sempre nuovi appassionati.
Anche a Como. Nel 1950 si costituisce un cineclub (tra i primi in Italia) che conta oltre 200 soci. Le proiezioni si organizzano nei piccoli cinema disponibili poi al San Filippo. Non mancano contrasti con la censura che prima vieta poi consente (ma in lingua originale) la visione del film "maledetto" diretto da Claude Autant–Lara nel 1947 Il diavolo in corpo. È un grande successo che, tra tante avventure, Alberto Longatti (un protagonista di quelle vicende), racconta nel suo ultimo libro Ci vediamo al Cineclub, edizione NodoLibri. Le racconta al Teatro Sociale di Como, lunedì 3 dicembre, alle 18, insieme ad Alberto Cano, che idealmente, mezzo secolo dopo, ha ripreso lo spirito dei pionieri della cinematografia comasca portando il grande schermo con passione e costanza nel sistema culturale del territorio.
Dalle 19, inoltre, proiezione del celeberrimo film di Claude Autant-Lara "Il diavolo in corpo" (1947).