Cecco Bellosi e il sogno infranto della Resistenza
La “Resistenza tradita” in un’Italia mai veramente liberata raccontata attraverso la vita di due partigiani dell’Alto Lago di Como. Cecco Bellosi presenta alla Feltrinelli di Como, venerdì 20 aprile, alle 18, Sotto l'ombra di un bel fiore. Il sogno infranto della Resistenza. L’autore dialogherà con i giornalisti Andrea Quadroni e Leonardo Coen.
Scritto nella forma del romanzo, ma basato su memorie dirette, "Sotto l'ombra di un bel fiore" ha per protagonisti Pedro e Paolo che ripercorrono a distanza di anni le loro esperienze, di partigiano e di esule, e assistono in presa diretta al progressivo smantellamento dei loro sogni di cambiamento. Costruiti da Bellosi ricalcando le caratteristiche di alcuni dei protagonisti della Resistenza che ha conosciuto nel corso della sua vita, Pedro e Paolo rivivono gli avvenimenti che hanno segnato un intero territorio, quello del Lago di Como, teatro di uno degli episodi cardine della storia italiana del Novecento: la cattura e l'uccisione di Mussolini. Diventati dirigenti dell'Eni sotto la guida di Enrico Mattei, Pedro e Paolo ripercorrono insieme, accompagnandola, la storia: dall'intensità della guerra partigiana ai gloriosi Giorni di Aprile, al tragico epilogo della vicenda di Gianna e Neri, partigiani uccisi da partigiani. Aggrumando poi il racconto attorno a tre momenti decisivi del dopoguerra: a caldo, nel 1948, sotto l'effetto straniante dell'amnistia Togliatti; nel 1957, in occasione del Processo di Padova alla Resistenza; nel 1967, in piena aria di golpe, con la schiusa delle uova di serpente degli agenti dell'Ovra transitati dal fascismo alla repubblica nel ruolo di protagonisti della strategia della tensione. Un racconto che traccia un filo rosso lungo vent'anni di storia d'Italia, con un finale a sorpresa.
Nato a Isola Comacina (ora Colonno) sul lago di Como, nel 1948. Laureato in filosofia, viene arrestato nel 1980 per attività sovversive. Ha trascorso una decina d’anni nelle galere della Penisola, senza riuscire a perdere il gusto per l’ironia e il disincanto: sul mondo delle carceri speciali ha scritto il testo teatrale Labirinto (Spirali). Da oltre vent’anni lavora come coordinatore dell’Associazione Comunità Il Gabbiano per persone con problemi di dipendenza e per minori in difficoltà. Ha scritto Il paese dei contrabbandieri (Nodolibri), dedicato all’avventurosa epopea degli sfrosadori; Piccoli Gulag (DeriveApprodi), sulle insidie delle comunità terapeutiche. Ha scritto il racconto della sua militanza in Potere Operaio, raccolto nel libro Insurrezione armata (Rizzoli), a cura di Aldo Grandi.