Torna lo storico Carnevale di Schignano, un evento montano unico in Italia
ll 2018 è alle spalle e con la notte del 5 gennaio anche l’edizione del 2019 del Carnevale di Schignano ha di fatto preso ufficialmente il via. In attesa che venga definito nei dettagli il nuovo programma ecco la scaletta del Carnevale di Schignano 2019. Il clou dello storico carnevale montano che ha ispirato Winter's Tale, il pluripremiato libro del fotografo comasco Mattia Vacca, va in scena quest'anno nelle giornate di sabato 2 marzo e martedì 5 marzo. Inizio sempre fissato alle 14.30, con partenza dalla piazza principale e sfilata che attraverserà le frazioni di Schignano. E’ in questa doppia circostanza che, da anni, turisti, scolaresche e studiosi di ogni parte e luogo del mondo accorrono per assistere a questo incredibile viaggio nelle tradizioni e memorie di un’intera comunità.
Il programma
Domenica 24 febbraio 2019 – CARNEVALE DEI BAMBINI
14 Ritrovo in piazza san Giovanni (Occagno) delle maschere “in miniatura”
14.30 Sfilata fino ad Auvrascio e ritorno
Al termine della sfilata, rinfresco per tutti al Ristorante Carpigo.
Sabato 2 marzo 2019
13.45 Incontro con i Sapeur
14.15 Ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno)
14.30 Sfilata lungo le vie del paese, fino alla frazione Auvrascio e ritorno
Martedì 5 marzo 2019
13.45 Incontro con i Sapeur
14.00 Ritrovo delle maschere tradizionali in piazza san Giovanni (Occagno)
14.30 Sfilata lungo le vie del paese, fino alla frazione Auvrascio e ritorno
16.00 Fuga del Carlisep
21.00 Veglione con la Fughéta al ristorante Carpigo
23.30 Processione col Zep e rogo a mezzanotte in piazza san Giovanni
I personaggi del Carnevale di Schignano
Il Brut
Dietro antiche enigmatiche maschere scolpite a mano nel legno, catturano l’attenzione dei numerosissimi presenti con balzi, cadute e abiti che richiamano uno stile di vita umile; ricoperti da stracci, pelli di animali e pesantissimi campanacci, i Brut portano in scena il “povero”, costretto a vivere di pastorizia, agricoltura o addirittura ad emigrare, per mantenere la famiglia. Gli abiti dimessi, spesso imbottiti di paglia, gli attrezzi contadini di una volta e le pesanti campane, compongono un costume che sovente finisce con il pesare decine di chili.
Il Mascarun o Bell
L’andatura calma e retta, gli abiti vezzosi e colorati, i pizzi, i merletti e il pancione gonfio (il buttasc) conferiscono, invece, eleganza e un’aura di nobiltà ai Mascarun (i Beii). Accompagnati da sontuosi bastoni, ombrellini e sgargianti ventagli, i Mascarun invitano spesso i Brut, con modi risoluti, a rialzarsi.
La Ciocia
Una sola e stridula è la voce ammessa a parlare durante i cortei del Carnevale di Schignano: quella della Ciocia, moglie-serva del Mascarun, petulante e polemica, divertente caricatura delle donne di un tempo e macchietta degna del più nobile teatro dell’arte. Tassativamente rappresentata da un uomo con il volto sporco di fuliggine, abiti tradizionali e zoccoli di legno, si aggira tra i presenti lamentandosi delle angherie del marito e coinvolgendo gli spettatori in esilaranti mini sketch.
I Sapeur e la Sigurtà
Con il volto dipinto di nero e abiti in pelle di pecora, i Sapeur, con tanto di ascia, il sabato e il martedì grasso, sono chiamati ad aprire e sorvegliare il corteo subito dietro alla Sigurtà, maschera che invece rappresenta l’autorità.
Il Carlisepp
E’ il fantoccio che rappresenta il Carnevale. Appeso nella piazza principale durante i giorni di festa, è destinato ad essere incendiato nel rogo finale del martedì grasso, non dopo aver però tentato di fuggire invano in una drammatica e rocambolesca corsa tra la folla e i vicoli.