Micah P. Hinson live a Lugano allo Studio Foce
Tre dischi e almeno due capolavori. Non capita a tutti. Il primo, nel 2004, quello con i Gospel Of Progress (i suoi album non hanno titolo, portano solo il suo nome e quello del gruppo che lo accompagna), fu per molti una folgorazione. Il secondo, l’anno successivo, firmato con gli Opera Circuit, non deluse ma fu considerato un lavoro transitorio. Poi, a dimostrazione che questo Johhny Cash del terzo millennio non era un fulmine a ciel sereno, Micah era tornato ad incantare con le magie sonore della Red Empire Orchestra. La sua voce in Tell Me It Ain’t So, accarezzata con soave dolcezza dagli archi, era solo il primo passo per farsi rapire ancora dal suo candore sonoro.
Considerato che Micah P. Hinson all’epoca aveva solo 26 anni, e che nell’occasione si era fatto più crooner che songwriter, ci si chiedeva cosa avrebbe potuto incidere dopo dischi così. Radici e tradizioni, una ricetta che in Italia non sappiamo più cucinare, hanno portato un’altra serie di album importanti, che hanno contribuito a rendere granitica la sua forma canzone. Il nuovissimo e bellissimoThe Holy Stranger, il primo lavoro firmato solo a suo nome, è stato pubblicato lo scorso settembre e verrà presentato con un lungo tour che sabato 28 ottobre porterà l'artista americano allo Studio Foce di Lugano. The Holy Stranger è una una vera è propria folk opera (come egli stesso la definisce) capace di coinvolgerci nella storia di una famiglia ai tempi della guerra, fatta d'amore, matrimonio, guerra, dramma e suicidio.