25 anni senza Fabrizio de André, doppio omaggio live allo Spazio Gloria
Chi riconosce la grandezza di De André non ha bisogno che si aggiungano molte altre parole: sono già state scritte migliaia di pagine, anche troppe. Resto convinto che nulla lo racconti meglio delle sue canzoni. Faccio un'eccezione solo per le emozioni che portano i ritratti fotografici, come ad esempio quello di Guido Harari: “Sguardi randagi”. Per il resto preferisco ripassare i suoi dischi e lasciarmi andare alla crudele fantasia delle domande senza risposte. Come quella che mi faccio da oltre 20 anni ogni volta che riascolto il suo ultimo regalo, Anime salve: “Quante canzoni si è portato via Faber?”. Dovrebbe consolarmi avere in tasca Non al denaro non all’amore né al cielo, Crêuza de mä, Rimini, una vita fatta di canzoni che non moriranno mai?
Forse sì, ma nel caso di De André, che se ne è andato a soli 59 anni, resta l’amaro in bocca di non sapere quali frutti ci avrebbe ancora portato l’ultima stagione di un artista che musicalmente non aveva ancora conosciuto l’inverno. Quell’ultimo tour, con i figli Luvi e Cristiano, spezza ancora il cuore. È la miglior cosa che si possa ancora vedere di De André. "I grandi artisti come mio padre – mi ha detto recentemente Cristiano De André - sono atemporali, hanno la fortuna di vedere prima le cose, sono in anticipo sul tempo“. Ed è vero, ma succede solo a chi sa interpretare alla perfezione ogni sfumatura del presente. Fino alla fine la sua smisurata preghiera si è rivolta a chi cammina in destinazione ostinata e contraria, a chi ha scelto le cattive strade: “Ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco, non dimenticare il loro volto, che dopo tanto sbandare è appena giusto che la fortuna li aiuti, come una svista, come un'anomalia, come una distrazione, come un dovere”.
E poi ci sono quei momenti, guidati da chi De André non lo ha mai rimosso dal cuore, in cui occorre esserci. Soprattutto ora, a 25 anni dalla sua scomparsa, per riviverlo con due serate imperdibili allo Spazio Gloria di Como.
Dai diamanti non nasce niente
Venerdì 26 gennaio ore 21
Marco belcastro & Christian Poggioni
Non al denaro non all’amore né al cielo
Dall’Antologia di Spoon river alla beat generation
Viaggio nella poesia cantata di Fabrizio De Andre?
Sabato 27 gennaio ore 21
MPF – Musicisti per Faber
Il Concerto
Alessio Brunialti, Roberto Quadroni, Omar Ricca, Paolo Camporini, Angelo Quatrale, Marco Porritiello, Dan Shim Sara Galasso portano sul palco integralmente il live più amato dell’artista.
Musicisti per Faber è nato su impulso del giornalista e musicista Alessio Brunialti che porteranno sul palco integralmente il live più amato dell’artista, che è anche uno dei più importanti dischi dal vivo della storia del pop italiano. “Il concerto”, pubblicato originariamente in due volumi, è il risultato delle registrazioni di due concerti del tour che De André condivise con la Premiata Forneria Marconi, affidando gli arrangiamenti dei suoi brani alla band, che li riscrisse, in certi casi li stravolse, realizzando un connubio epocale tra canzone d’autore e rock. Per riprendere quelle canzoni con quei suoni, è stato chiamato un nucleo di musicisti comaschi, insegnanti dei rispettivi strumenti, con numerose formazioni alle spalle che spaziano dal jazz al funk. Sulla scena Roberto Quadroni al pianoforte, ai fiati e alla chitarra acustica, Omar Ricca alle tastiere, Paolo Camporini alle chitarre, Angelo Quatrale al basso elettrico e Marco Porritiello alla batteria con un’ospite davvero speciale, Dan Shim Sara Galasso al violino. Il repertorio è stato meticolosamente ricreato per rendere un definitivo omaggio a quella bellissima esperienza che chiuse gli anni Settanta.
Ingresso singola serata 12€ / Ingresso due serate 20€
Riservato ai soci Arci / Sarà possibile richiedere la tessera in loco