Cantù, ottobre americano: arrivano in concerto Jason Eady, Willie Nile, Hayward Williams, Dave Muldoon e Michael Mc Dermott
Prosegue senza sosta la programmazione "americana" del live club All'1&35circa. Sabato 20 è il turno di Jason Eady, cantautore di base in Texas che a Cantù presenta il nuovo album che porta solo il suo nome. Il 22 il grande Willie Nile, un rocker senza tempo con una carriera discografica alle spalle tanto lunga quanto insolita: debutta nel 1980 con un album omonimo di grande spessore, l’anno successivo arriva Golden Down, poi un silenzio lungo dieci anni. Tanti, infatti, ne passeranno prima della pubblicazione di Places I Have Never Been, terzo lavoro di inediti datato 1991. Beautiful Wreck of the World servirà ben otto anni più tardi un poker discografico che ha comunque offerto grandi canzoni mainstream, sicuramente tra le più autentiche e oneste partorite dalla pancia rock della Big Apple. Non a caso, nel 2006, arriva Streets of New York, un album dedicato alla sua città in cui spiccano brani intensi come The Day I Saw Bo Diddley In Washington Square. Ed è proprio il terzo millennio il periodo più prolifico di Nile, che piazza sul mercato ben sei dischi. La metà sono registrazioni live, quasi a voler dimostrare a chi non lo conosce che la sua musica è roba per chi sta sotto il palco a sudare. Willie è un piccolo boss che dal vivo trasuda passione, e non è certo un caso che proprio Springsteen, in più di una occasione, abbia voluto dividere il palco con lui, con un musicista generoso al cui carisma non si può certo rimanere indifferenti. Dopo Positively Bob - Willie Nile Sings Bob Dylan dello scorso anno, il musicista americano ha appena pubblicato l'ottimo Children of Paradise. E se ogni singolo applauso Nile se lo è guadagnato con le sue vibranti esibizioni, il locale canturino che lo ospita ne merita uno lunghissimo per la qualità musicale che continua a proporre da ormai vent’anni. Per chiudere ottobre, arriva infatti un terzetto ancora dagli Stati Uniti: il 25 Hayward Williams, con le canzoni del recente Pretenders; il 26 Dave Muldoon con Smoke Steel and Hope, nuovo lavoro riassunto perfettamente dalle tre parole che lo compongono. Smoke, come la voce di Dave, fumosa e grattata sull'asfalto, ma anche capace di raccogliere e cavalcare il groove. Steel, come la chitarra del produttore Giovanni Calella e infine Hope, come il mood del disco, forse la vera novità per il songwriter milanese d'adozione, una tendenza alla speranza che spesso si presenta con un approccio corale al cantato e ritornelli molto aperti ed energici. Infine il 29 Michael Mc Dermott con il luccicante Out From Under registrato nella sua Chicago e a Nashville.