Al via comON con Now is Hybrid a San Pietro in Atrio
Venerdì 24 novembre alle ore 19 nell’inedita cornice dell’ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como la decima edizione di comON inaugura la mostra NOW IS HYBRID, realizzata con i lavori degli studenti delle Scuole Superiori e delle Università di Stile, ispirati all’idea dell’ibrido.
Il progetto comON, in città fino al 17 dicembre, nasce nel 2008 dalla passione di un gruppo di imprenditori lariani che, con il supporto di Unindustria Como, ha dato vita a un vero e proprio “hub della creatività europea” in grado di chiamare a raccolta a Como i migliori talenti dalle più prestigiose scuole di design e stimolare la contaminazione di idee con i giovani studenti locali, le realtà produttive del territorio e, più in generale, con la cultura e la passione tipicamente italiana per il mondo delle “arti”.
Un progetto unico ed esclusivo nato per contribuire alla diffusione di “idee creative”, non solo avvicinando i migliori talenti alle aziende del distretto industriale di Como, ma anche promuovendo l’interazione fra realtà imprenditoriali differenti, Università, Scuole di formazione, giovani studenti, professionisti, testimonial e autorità in un laboratorio di formazione e contaminazione permanente.
comON da nove anni si pone l'obiettivo di coinvolgere giovani talenti creativi in un intreccio di creatività, esperienza e sensibilità, in sinergia con il ricco tessuto delle eccellenze industriali lariane e non. Una piattaforma interdisciplinare per un evento lungo un anno in cui si alternano eventi, mostre, exhibition e contest di rilievo internazionale.
Appuntamenti
Nell’inedita cornice dell’ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como la decima edizione di comON inaugura la mostra NOW IS HYBRID, realizzata con i lavori degli studenti delle Scuole Superiori e delle Università di Stile, ispirati all’idea dell’ibrido.
Now is Hybrid
Incroci, contrasti, contaminazioni. La contemporaneità varca l’era post-moderna e s’introduce in una dimensione dove forme, definizioni, generi, sfumano i loro rigidi confini ed i contrasti si sciolgono in inedite liquidità. Elegante e sportivo, fashion e outdoor, si mescolano sapientemente nella certezza che innovazione significa non accettare ciò che è scontato. Una libertà quasi estrema interpretata per la decima edizione di comON in una lettura nuova che esce letteralmente dagli schemi e fa dell’ibrido il must di quest’anno. Dieci anni di tendenze, esperienze condensate in un laboratorio scientifico dove tessuti e modelli prendono forma, attraverso la lente della progettazione creativa. E le ambiguità assurgono a protagoniste attraverso materiali che dialogano fra loro in un fraseggio apparentemente contradditorio che, al contrario, si risolve in uno stile fresco e innovativo, dove i contrasti si dissolvono in un crossover di tendenza e iconico.
A poco più di un mese dalla Settimana della Creatività, che ha visto l’arrivo a Como di 16 studenti delle migliori scuole di stile internazionali, la decima edizione di comON Creativity Sharing entra nel vivo con la tradizionale mostra che racconta i lavori degli studenti delle Scuole Superiori e delle Università di Stile ispirati, quest’anno, all’idea di contaminazione e ibrido.
Now is Hybrid, questo il titolo della mostra, verrà inaugurata alla presenza delle autorità venerdì 24 novembre alle ore 19.00 nell’inedita e prestigiosa cornice dell’ex chiesa di San Pietro in Atrio, nel pieno centro di Como.
L'allestimento, che muove dalle idee di costruzione e contaminazione, gioca sul backstage di un evento, una sorta di dietro le quinte dove i manichini, i monitor e gli accessori simulano una moltitudine di personaggi interconnessi tra di loro. La costruzione dell'evento si evidenzia nell'utilizzo di tubi innocenti per la creazione delle impalcature: il fruitore - abituato a tenere lo sguardo ancorato alla realtà circostante - è obbligato ad alzare gli occhi verso l’alto. Il movimento, il suono e la metamorfosi dello spazio catturano lo spettatore e lo guidano nel percorso infinito della progettazione. Lo spazio sarà mosso anche da tubi corrugati che, come figure antropomorfe, percorreranno l'ex Chiesa di San Pietro in Atrio.