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Economia

Vendemmia lariana, un'ottima annata

Dati in controtendenza rispetto al resto d'Italia

Altrove in Italia, prima il gelo, poi il grande caldo, la siccità e la grandine, la vendemmia 2017 segnerà sicuramente un calo rispetto alle stagioni precedenti. Dal Piemonte alla Sicilia è stato un anno molto difficile per molti vignaioli.  Fortunatamente questi problemi non hanno interessato il Lario. A svelarlo è Coldiretti Como Lecco che, in occasione del taglio del primo grappolo di uva, stima come la vendemmia di quest’anno porterà un incremento di produzione del 15%. «L’Igt Terre Lariane — racconta Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale — nato nel 2008, è un patrimonio storico dell’enogastronomia del nostro territorio. Per questo, dobbiamo un plauso ai nostri viticoltori, capaci di ottenere un risultato tanto sorprendente, nonostante il clima poco propizio di quest’estate. Infatti, se si prendono le stime nazionali di quest’anno, si denota un calo produttivo del 20% circa, imputabile a caldo, siccità e grandine».

C’è di più, continua la Coldiretti: il caldo torrido dei primi 15 giorni di agosto ha permesso alle uve di addolcirsi notevolmente e più velocemente, migliorandone le proprietà organolettiche. A testimoniarlo, Daniele Travi, produttore vitivinicolo di Domaso: «La siccità delle ultime settimane ha leggermente anticipato i tempi per la vendemmia ma, nonostante ciò, non ha inciso sulla produzione. Per le mie vigne, quest’anno, stimo infatti un aumento del 30% di uva. Il clima ha inciso però sulle caratteristiche organolettiche del vino: prevediamo per questo un’annata eccezionale dal punto di vista del gusto».

Fiduciosa anche Claudia Crippa, presidente del Consorzio Terre Lariane: «Siamo moderatamente ottimisti: pensiamo di raccogliere sui 500 quintali di uva, un 10% in più rispetto il 2016» afferma la produttrice di vino di La Valletta Brianza nel sottolineare come «il Consorzio sia uno strumento utile a valorizzare un prodotto di assoluta eccellenza del territorio, capace di stupire in poco tempo anche i più scettici».

Sono più di 36 le aziende impegnate nella produzione dei vini sul Lario. Partendo dai 23 ettari a vigneto nel comasco e dai 65 nel lecchese sino ad arrivare al consumo al dettaglio, la filiera vitivinicola interprovinciale offre lavoro – stima Coldiretti su dati della Camera di Commercio di Milano – a circa 350 persone. Sul fronte dei consumi invece, spiega l’associazione degli agricoltori, sono quasi 5 milioni di persone che in tutta la Lombardia bevono vino, puntando sempre di più alla qualità, come testimonia il boom delle enoteche, arrivate a sfiorare quota mille, con un aumento di oltre il 30% negli ultimi sette anni. E sul Lario la degustazione di questi nettari conta su 63 enoteche a Como e 31 a Lecco.

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