rotate-mobile
Economia Via Carlo Somigliana

Cosa c'è sotto il Baradello: Acsm ha aperto le porte della caverna

Visite guidate tutte esaurite in poche ore e in mattinata inaugurato il nuovo laboratorio analisi delle acque potabili di via Somigliana. Oltre 100 persone all'open day

Tutto esaurito all'open day all'impianto di potabilizzazione di Acsm a Como, nella caverna sotto il Baradello, per la visita guidata di sabato 24 novembre 2018. I posti disponibili sono stati riempiti in poche ore dall'apertura delle prenotazioni e sono stati oltre 100 i comaschi che hanno approfittato di una delle rare possibilità di visitare l'impianto, una delle eccellenze dell'azienda.
Caschetto giallo in testa, divisi in gruppi da circa 25 persone, hanno scoperto tutti i sergreti della particolare e suggestiva struttura a impatto urbanistico zero, dal momento che si trova appunto in una caverna.
Molto interesse, domande e curiosità: l’impianto nel recente passato era stato visitato da delegazioni turche e giapponesi e da una troupe televisiva russa.

Open day caverna Acsm Baradello di Como - 24 novembre 2018

L'open day è stato organizzato in occasione di un altro evento, ovvero l'inaugurazione, nella mattinata di sabato, della palazzina di via Somigliana di Como, nuova sede del laboratorio analisi idriche di Acsm Agam reti gas acqua, frutto di una riconversione urbanistica che ha restituito al territorio un’area dismessa inutilizzata da tempo. Alla cerimonia e al convegno di apertura sono intervenuti i vertici del Gruppo e delle business unit Reti e Innovazione/Tecnologie oltre alle autorità locali.

Nella foto, l'inaugurazione della palazzina di via Somigliana

inaugurazione palazzina acsm-2
Il sindaco di Como Mario Landriscina ha sottolineato l’importanza delle iniziative di Acsm Agam all’insegna dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale di impresa: un punto di riferimento da imitare. Il laboratorio è insediato in un edificio ristrutturato secondo i più avanzati criteri di efficienza, in modo di ridurre al minimo i consumi e renderlo praticamente autosufficiente sotto il profilo energetico. La struttura rappresenta un modello della capacità di esecuzione del Gruppo nel settore dell’efficientamento nel quale, ha rimarcato l’amministratore delegato Paolo Soldani, saranno investiti 40 milioni di euro.

Il laboratorio analisi dell’acqua

La struttura ex centrale del latte accoglie il laboratorio analisi idriche di Acsm Agam reti gas acqua. Inizialmente riservato ai controlli dell’acqua distribuita nel Comasco dall’allora Acsm, il servizio è cresciuto nel tempo ed è stato messo a disposizione di altre aziende. Ad oggi il laboratorio analizza l’acqua erogata da oltre 80 soggetti fra Comuni e consorzi. Nel primi 10 mesi del 2018 sono stati effettuati circa 3300 prelievi (oltre 52 mila parametri indagati).

Una sede ad alta efficienza energetica

L’edificio rappresenta un esempio della capacità di esecuzione del Gruppo nel settore dell’efficientamento e della sostenibilità ambientale. È stato ristrutturato dalla business unit Innovazione e Tecnologie secondo i più avanzati criteri, con interventi mirati a livello edilizio e tecnologico, in modo di ridurre al minimo i consumi.

Alcune caratteristiche della realizzazione:

  • La palazzina è collegata alla rete del teleriscaldamento (prodotto al 90% dal termovalorizzatore; pertanto anche l’integrazione di energia termica può considerarsi frutto di fonte rinnovabile). La pompa di calore ad alta efficienza è alimentata dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto.
  • Alla pompa di calore è affidata la climatizzazione invernale e estiva della struttura, nella stagione invernale è prevista l’integrazione per il riscaldamento attraverso una sottostazione di scambio termico collegata al teleriscaldamento il cui componente principale è costituito da uno scambiatore di calore. La temperatura dell’acqua che circola nell’impianto secondario è regolata secondo la curva climatica impostata dal sistema di regolazione integrato.
  • La distribuzione del calore interna al laboratorio è stata realizzata con un sistema misto realizzato con ventilconvettori e aria primaria canalizzata. Tutti i ricambi d’aria, compresa quella aspirata dalle cappe, prima di essere ceduta e aspirata dall’esterno passa attraverso scambiatori per il recupero del calore nella stagione invernale e del freddo nella stagione estiva. I recuperatori installati in copertura nelle mezze stagioni, grazie alla serranda free cooling, sono in grado di fornire aria fresca esterna senza l’attivazione della pompa di calore.
  • Nei periodi dell’anno in cui le differenze di temperatura tra interno ed esterno sono elevate l’aria prima di entrare in ambiente passa attraverso le batterie posizionate nei recuperatori.
  • Le tapparelle motorizzate hanno un sensore di luminosità per regolarne apertura e chiusura. Serramenti in pvc con vetro camera muniti di sistema oscurante a lamelle frangisole orientabili.
  • Per il cappotto sono state utilizzate lastre di poliestere espanso con grafite di 15 centimetri.
  • I materiali utilizzati sono stati selezionato considerandone il ciclo di vita, per le coibentazioni si è fatto ricorso a materiali ecologici realizzati senza alogenati.
  • Un sistema di Building Automation che regola, attraverso sensori installati negli ambienti, il confort in base alla presenza di persone e al numero di locali occupati.
  • I pannelli fotovoltaici oltre ad alimentare la pompa di calore sono in grado di coprire tutto il fabbisogno illuminotecnico dell’edificio. Sono state utilizzate lampade a basso consumo, LED, con sensori di presenza per l’accensione e lo spegnimento e il dimmeraggio per la regolazione automatica dell’illuminazione determinata in funzione della luce naturale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cosa c'è sotto il Baradello: Acsm ha aperto le porte della caverna

QuiComo è in caricamento