Il bonus fiscale del governo spetta anche ai contratti di collaborazione. A spiegarlo è Ivan Talloru, coordinatore provinciale di Nidil Cgil, la categoria che si occupa delle nuove identità lavorative: "I redditi prodotti sono inquadrabili tra quelli assimilati come lavoro dipendente secondo quanto previsto dall’art. 50 del testo unico delle imposte sui redditi".

Il bonus fiscale deve essere riconosciuto in automatico dal committente ma il collaboratore deve avere però l’accortezza di segnalare la presenza di eventuali altri introiti percepiti.

A Como e provincia si stimano oltre 5mila lavoratori con contratto di collaborazione. «Purtroppo – aggiunge Talloru – i dati in possesso dell'amministrazione provinciale di Como sono fermi a fine 2012 e questo non facilita una mappatura della popolazione a progetto. Due anni fa, in tutto il Comasco, i contratti a progetto erano più di cinquemila. Oggi sono sicuramente in salita: credo che ogni famiglia ne abbia in casa qualcuno".

«Alla luce di tutto ciò – conclude Talloru - e al netto dei requisiti per averne diritto, la non erogazione del bonus è del tutto ingiustificata. Ci sono diverse segnalazioni circa il mancato riconoscimento: v’invitiamo a fare tutte le verifiche necessarie attraverso i nostri uffici Nidil Cgil e i Caaf".

(Fonte Cgil Como)