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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Aumentano i lavoratori in cassa integrazione nel Comasco. Ancora in difficoltà il settore tessile e metalmeccanico

Meglio nel Lecchese, ma la situazione generale resta complicata in entrambe le province lariane

Situazione ancora complicata per il mercato del lavoro nelle provincie di Como e Lecco. In particolare nel Comasco, dove la richiesta di cassa integrazione totale da parte delle imprese continua ad aumentare; frena invece quella delle aziende lecchesi. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto UIL del Lario 2019 sulla cassa integrazione, relativo al periodo gennaio-agosto 2019.

Secondo l'elaborazione della UIL del Lario, effettuata su fonte INPS, a Como la richiesta di cassa integrazione totale è aumentata del +55,2% rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre a Lecco si registra una flessione del -7,7% (si consideri, a riferimento, il dato in Lombardia -2,1% e in Italia +13,6%).
Nel particolare, ad aumentare è la richiesta delle ore di cassa integrazione ordinaria (Como +19,3%; Lecco +105%), mentre la richiesta delle ore di cassa integrazione straordinaria cresce in provincia di Como (+132,3%), ma diminuisce a Lecco (-79,9%).

A pesare sul dato comasco è ancora il settore tessile (+39,8% rispetto allo stesso periodo del 2018), ma anche il settore della metallurgica/metalmeccanica si fa sentire (+74,8% rispetto a gennaio-agosto 2018).
In provincia di Lecco è il settore Metalmeccanico ad incidere sulla richiesta di cassa integrazione, con un aumento del 326,6%.

Anche nei primi otto mesi del 2019, dunque, resta sempre alto il numero di lavoratori in cassa integrazione: a Como se ne contano 2.285 (813 lavoratori in più rispetto a gennaio-agosto 2018), mentre a Lecco sono 591 (49 in meno rispetto a gennaio-agosto 2018).

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