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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Via Borgo Vico

Via Borgo Vico: verso la piccola Brera di Como

La strada più colorata della città spinta dal mondo dell'arte

Dopo il nostro focus su via Milano alta, provocatoriamente paragonata a Brixton, ci siamo spostati verso un'altra zona della città che ambisce a diventare la Brera di Como. Piccole botteghe artigiane, storici negozi alimentari, ristoranti etnici, locali alla moda; il forno della notte, la birreria, gli hotel, la chiesa evangelica, l'antica chiesa sconsacrata. Ma soprattutto la vecchia Borgo Vico è la via degli artisti: colorata e piena di nuove energie.

Via Borgovico vecchia a Como

Tra i più attivi sostenitori di questo vivacissomo luogo c'è Ester Negretti, pittrice che si è trasferita con il suo atelier in via Borgo Vico da un anno. Già da tempo si è fatta ambasciatrice, raccogliendo le firme di residenti e commercianti, di un appello, inviato agli allora candidati sindaci, per la chiusura alle auto nelle serate dei weekend estivi. "L'idea - ci racconta Ester - è quella di trasformare questa via nella Brera di Como. Con l'aiuto delle istituzioni il quartiere può diventare una risorsa per tutti, non solo per gli operatori che ci lavorano. Intanto stiamo pensando ad alcuni progetti per il periodo natalizio, momento che vedrà quest'anno l'arrivo delle luminarie anche in Borgo Vico".

"Noi artisti - continua Ester - abbiamo un ruolo sociale - ed è per questo che mi sto impegnando in prima persona. Senza auto i quartieri rivivono e con essi le città. Basti pensare a cosa è successo a New York da quando è stato pedonalizzato un angolo iconico come Times Square. Una via storica come il Borgo Vico merita una seria riflessione, soprattutto quando un'idea è condivisa dalla stragrande maggioranza delle persone che la vivono tutti i giorni". 

D'altronde l'esperienza di Manifest,  quest'anno annullato per un pugno di euro, dimostra che via Borgo Vico piace ed è capace di promuovere momenti di grande aggregazione. La sfida è quella di renderla attrattiva partendo da quel che c'è senza doversi inventare ogni volta un evento ma creando solo piccole situazioni legate al mondo dell'arte o del food. Solo così la suggestione di renderla pedonale potrebbe diventare una realtà in tutti i weekend dell'anno. 

Altri artisti come Fabrizio Bellanca, che condivide lo studio con la mamma Marcella Chirico, anch'essa artista, è sulla stessa lunghezza d'onda e racconta che i passati eventi hanno portato nella via non solo lariani ma anche molti turisti interessati alle opere che venivano esposte in quei momenti. Lo stesso vale per Marco Vido, architetto divenuto pittore proprio nel suo splendido atelier di via Borgo Vico o per Enrico Collina che dalla direzione d'orchestra è passato alla pittura.

Basti poi pensare a ciò che hanno creato proprio qui i gestori de i Figli dei Fiori, che da pochi mesi hanno anche trasformato una parte dei loro locali in un frequentato e stilosto Bistrot. Senza dimentare la panetteria che da decenni alimenta intere generazioni, lo storico arrotino Riccadonna, Eugenio il macellaio, i ragazzi del Birrivico che sono stati forse i primi, attaverso pinte e musica, a far rinascere Borco Vico vecchia. E infine c'è l’ex Chiesa di Santa Caterina, costruita nel 1634 su basi della fine del 1200, bellissima sede (privata) di eventi ed esposizioni. Como è viva, i suoi volti sono molti e spesso ancora tutti da mettere in mostra. 

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