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Aumento Iva su servizi socio-sanitari, lettera ai parlamentari comaschi: "Opponetevi"

Una lettera ai parlamentari comaschi per invitarli a chiedere al governo di non innalzare l'Iva sui servizi socio-sanitari dal 4% al 10% è stata condivisa, sottoscritta e inviata da Confcooperative Como e dai sindaci dei principali comuni della...

Una lettera ai parlamentari comaschi per invitarli a chiedere al governo di non innalzare l'Iva sui servizi socio-sanitari dal 4% al 10% è stata condivisa, sottoscritta e inviata da Confcooperative Como e dai sindaci dei principali comuni della provincia. Ai parlamentari, per la precisione viene chiesto di sostenere la modifica della norma che prevede l’innalzamento dell’Iva sui servizi socio-sanitari, educativi ed assistenziali svolti dalle cooperative sociali (articolo 12 commi 14-16 del recente Disegno di Legge di Stabilità 2013 approvato dal governo, attualmente all’esame del parlamento nelle prossime settimane).

"E’ un aumento del 150% - commenta Mauro Frangi, presidente di Confcooperative Como (nella foto) - che mina al cuore gli ambiti in cui operano le cooperative sociali: l’assistenza agli anziani, ai portatori di handicap, ai tossicodipendenti, ai minori che vivono in condizioni di disagio, ai disabili. L’aliquota agevolata del 4% non è un privilegio o un regime di favore per le cooperative sociali, al contrario, garantisce che i fruitori finali dei servizi - Enti Locali affidatari e cittadini - sostengano costi inferiori per le prestazioni che ricevono".

Otto i primi cittadini della provincia (Como, Cantù, Mariano Comense, Erba, Fino Mornasco, Olgiate Comasco, Menaggio e Dongo) che hanno sottoscritto con Confcooperative Como l’appello ai Parlamentari. A loro si sono aggiunti il Coordinatore Piccoli Comuni dell’ANCI e i Presidenti dell’Unione dei Comuni Terre di frontiera e dell’Unione dei Comuni Lario e Monti.

“E’ un colpo durissimo ed insostenibile - sostiene Frangi – prima ancora che per la cooperazione sociale, per il welfare municipale. Senza una modifica di questo provvedimento si ridurranno drasticamente i servizi sociali degli Enti Locali e le famiglie saranno chiamate a contribuire ulteriormente al loro finanziamento. La vicinanza dei primi cittadini del nostro territorio - aggiunge - conferma l’attenzione al ruolo della cooperazione sociale come soggetto capace di contribuire al bene comune ed alla coesione delle nostre comunità. Sono certo che non mancherà l’impegno dei parlamentari comaschi”.

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