rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Merone / Via delle Gallarane

Viaggio tra i negozi cinesi nell'erbese ai tempi del coronavirus: c'è chi cerca personale

La situazione sta migliorando ma il calo è ancora evidente

Oggi domenica 16 febbraio 2020, abbiamo fatto un giro in alcuni negozi gestiti da cinesi compresi tra Erba, Merone e Inverigo. A distanza di qualche settimana dall'esplosione mediatica del coronavirus e nel momento in cui, stando alle ultime informazioni, nella città di Wuhan, focolaio del virus, in quarantena dal 22 gennaio, si starebbe per entrare nel 'picco', abbiamo intervistato alcuni negozianti della nostra zona. 

Inutile negarlo: il calo di clientela, specialmente nella prima settimana, è stato quasi totale. Tuttavia bisogna fare una distinzione tra i negozi di vestiti o oggettistica e i ristoranti. I secondi, infatti, hanno certamente subito la batosta più grossa. 

Ci rechiamo prima da H.N Home (Merone), dove subito con stupore notiamo che sulla porta è affisso un cartello: cercano personale. Una cassiera e un magazziniere. Il cv va portato di persona (lo store Home si trova in via Delle Gallarane a Merone), quindi per chiunque fosse in cerca di lavoro può recarsi con il suo curriculum e sperare di passare la selezione.

Entriamo e parliamo con le due commesse, Simona e Martina. Ci sembrano serene anche perchè, pur essendo domenica, vediamo che nel negozio girano indisturbate delle persone. Certo gli sconti altissimi saranno un incentivo ma ci dicono che il peggio è passato e che, piano piano, le cose stanno tornando alla normalità. 

Negozi cinesi: lieve ripresa

Xue, la responsabile di H.N abbigliamento, situato in un altro edificio rispetto al reparto Home, ci dice invece che la situazione è ancora molto dura. «I clienti abituali stanno tornando, e ci sono molto solidali, ma è davvero difficile vedere entrare gente nuova, ecco questa è la differenza più grande. Magari prima chi passava di qui, anche se non cliente abituale, vedendo le insegne si fermava a dare un'occhiata: ora non è più così, ma sono sicura che a breve torneremo alla normalità». Xue ci dice che i suoi colleghi ristoratori hanno sicuramente subito un colpo più duro, ma racconta anche che in molti la stanno vivendo un pò come una vacanza. «Invece di chiudere, meglio pensare che sia una sorta di vacanza...», dice la donna cinese. 

Anche il Lin Sushi bar, sempre nella zona, è aperto e fuori troviamo dei ragazzi giovani che hanno appena pranzato. «Non abbiamo paura, questa paura è data dall'ignoranza. Basta informarsi, e poi loro sono più italiani di noi». 

Intanto proprio ieri l'Ansa ha diramato il comunicato della Direzione sanitaria dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma: "Il test al Coronavirus effettuato all’Inmi Spallanzani su Niccolò, lo studente 17 enne di Grado rimpatriato questa mattina dalla Cina è risultato negativo. Il giovane completerà ora il periodo di ricovero in isolamento". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Viaggio tra i negozi cinesi nell'erbese ai tempi del coronavirus: c'è chi cerca personale

QuiComo è in caricamento