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Via Mola, strada di tossici e siringhe. Residenti esasperati

Via Gaspare Mola, vi dice niente? Forse a molti non dice niente, ma provate ad andare a chiedere ai residenti di quella zona cosa ne pensano. È una viuzza che collega via Prudenziana a via Torno e sebbene si trovi in una delle zone residenziali...

Via Gaspare Mola, vi dice niente? Forse a molti non dice niente, ma provate ad andare a chiedere ai residenti di quella zona cosa ne pensano. È una viuzza che collega via Prudenziana a via Torno e sebbene si trovi in una delle zone residenziali più belle della città, via Mola è tra le strade pedonali di Como più abbandonate a se stesse.

Via Mola, per chi non lo sapesse, è ancora oggi un cimitero di siringhe e sporcizia. Ricordo che quando ero bambino, negli anni ‘90, insieme agli amici e compagni di scuola facevamo a gara per vedere chi aveva più coraggio ad addentrarsi in quella stradina da soli. Bel passatempo che avevate, potrebbe pensare qualcuno, vero rispondo, perché si entrava da via Prudenziana e più veloci della luce si correva fino alla via Torno schivando siringhe e pregando di non incontrare nessuno. Era uno dei nostri giochi preferiti.

Oggi, quasi quindici anni dopo, sono ritornato in quella via e posso testimoniare che la situazione non è cambiata, anzi, forse è addirittura peggiorata: ancora siringhe, ancora bottiglie e rifiuti sparsi un po’ ovunque e residenti che non ne possono più.

I loro racconti la dicono lunga sulla situazione di degrado della zona. Ad esempio, il figlio di una signora che abita nel bel mezzo di via Mola, camminando per quegli scalini in una giornata d’estate, ha avuto la sfortuna di pungersi con una siringa che gli si è conficcata nelle scarpe: il ragazzo sta bene e tutti i test clinici e gli esami a cui si è sottoposto hanno dato esito negativo, ma la madre è preoccupata: “Come è successo a mio figlio può succedere a qualcun altro. Di qui, tra l'altro, passano molti bambini”.

Invece di un altro caso ha parlato una signora che abita all’imbocco della via. La donna assicura (e gli indizi ci sono tutti) che la casa dismessa tra via Torno e via Mola sia abitualmente frequentata da clochard e senza tetto e che addirittura durante la notte si sentano grida di persone che litigano arrivare proprio dalla villa. E' la stessa donna ad averci raccontato che proprio pochi giorni fa nel giardino del suo palazzo il giardiniere ha trovato una siringa (senza cappuccio per l'ago) buttata da qualche tossicodipendente che frequenta via Mola.

I residenti hanno ammesso più volte sono state chiamate ad intervenire le forze dell’ordine, ma la situazione non cambia: a preoccupare non è tanto il pericolo di violenze o aggressioni - perché di episodi così non ne sono mai accaduti - bensì la pulizia diella strada pedonale. Non è possibile dover camminare guardando per terra, stando attenti a non schiacciare siringhe o bottiglie di vetro. I residenti, giustamente, sono esasperati da questa situazione e chiedono più cura e più sorveglianza per questa zona che ormai da troppo tempo deve confrontarsi con il degrado più totale in una delle zone di maggior pregio della città. Per attirare l'attenzione e chiedere un intervento sistematico, per non dire definitivo, alcuni residenti hanno pensato di predisporre un esposto che presenteranno al Comune di Como e alle forze dell'ordine.
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