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Cronaca

Telecamere anti-furbetti sulle preferenziali. Gerosa: "Via Milano l'esempio"

Al convegno organizzato oggi dal presidente del Circolo Willy Brandt di Como, Giuseppe Doria, era molto attesa la relazione dell'assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Daniela Gerosa, in merito allo studio sull'inclusione del lungolago nella...

daniela-gerosa-17apr15Al convegno organizzato oggi dal presidente del Circolo Willy Brandt di Como, Giuseppe Doria, era molto attesa la relazione dell'assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Daniela Gerosa, in merito allo studio sull'inclusione del lungolago nella Ztl. In realtà, non sono emerse novità di rilievo sull'aspetto specifico, poiché l'affermazione che ha per così dire "rubato la scena" ha riguardato le corsie preferenziali dedicate ai bus. Per la cui tutela, valorizzazione ed eventualmente ampliamento, l'assessore Gerosa si è esposta senza mezzi termini: "Lo spunto che non conoscevo nel dettaglio relativamente alla nascita del Girone (nato per favorire i bus, ndr) è utile e sottoscrivibile anche oggi. Le corsie preferenziali sono da realizzare sempre, ogni volta che è possibile. E quando ci sono vanno mantenute e difese, a costo di doverci mettere le telecamere sopra per scoprire chi le occupa senza diritto. D'altronde, se per il mezzo pubblico non c'è vantaggio competitivo rispetto all'automobile, i cittadini non salgono sui bus". Come esempio da seguire - e comunque come realizzazione pratica rivendicata - Daniela Gerosa ha citato la corsia preferenziale di via Milano Alta, chiusa alle auto dalle 7 alle 9. "Ha funzionato bene ed è naturale che sia dedicata unicamente ai bus in un orario di punta, serve proprio per agevolare i mezzi pubblici nel momento di massimo traffico". Insomma, anche a Como - sullo stile di quanto accade a Milano - arriveranno le telecamere in grado di multare che occupa le preferenziali senza titolo? A fine convegno il sorriso dell'assessore sembrava un "presagio" positivo.

via-milano-telecameraL'assessore ha poi fatto giustizia di molte grandi opere vagheggiate nel corso dei decenni ("Inutile parlare di tunnel, sopraelevate, Borgovico bis o tris: soldi a bilancio non ce ne sono, facciamo finta che abbiamo parlato tra amici", ha affermato con tono ironico). Per quando riguarda lo studio in corso sull'eventualità di pedonalizzare il lungolago, Gerosa ha detto che "è ancora presto per dare indicazioni precise e definitive, anche se abbiamo avuto la conferma che i nodi più difficili sono quelli di via Grandi-viale Roosevelt e quello di via Manzoni-piazza del Popolo"

"Io non penso che esista un comasco al quale non interesserebbe arrivare dalla città al lago in maniera più semplice, diretta e sicura rispetto a oggi - ha aggiunto l'assessore alla Mobilità - E se è vero che il girone è stata una buona idea perché ha permesso di velocizzare l'attraversamento est-ovest e nord-sud della città, ha anche fatto perdere la connessione tra la città e il lago. Sul lungolago transitano circa 100mila veicoli al giorno (300mila in tutta l'area urbana di Como, ndr), esiste dunque un vero e proprio muro tra la città storica dal suo lago. Sono problemi ambientali e sanitari che toccano ogni comasco e per i quali vogliamo capire quali e quante soluzioni possibili ci siano, valutando cosa cambierebbe rispetto alla situazione attuale modificando una o più variabili".

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