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Cronaca Erba

Strage di Erba, intercettazioni sparite: a Le Iene nuovi dubbi sulla condanna di Olindo e Rosa

La promessa del ministro della Giustizia Bonafede: "Verificherò". Sospetti anche sulla macchia di sangue di Valeria Cherubini

Terza puntata della trasmissione televisiva Le Iene sulla strage di Erba: prosegue l'inchiesa di Antonino Monteleone sull'omicidio, l'11 dicembre 2006, di Raffaella Castagna, di suo figlio Youssef Mazouk, della madre Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini. Unico superstite il marito di quest'ultima, Mario Frigerio. Una strage per cui sono stati condannati in via definitiva all'ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa delle vittime.

Nelle puntate precedenti Le Iene avevano raccolto dapprima i dubbi di Azouz Marzouk, marito di Raffaella, padre del piccolo Youssef e genero di Paola Galli, sulla reale colpevolezza di Olindo e Rosa, poi avevano analizzato la testimonianza di Mario Frigerio, avanzando altri interrogativi sulle parole che incastravano Romano. 

Nella trasmissione andata in onda domenica 14 ottobre 2018 la Iena Antonino Monteleone ha portato in primo piano il "giallo" delle intercettazioni: secondo l'inchiesta, non si troverebbero più alcune delle intercettazioni del supertestimone Mario Frigerio, che in un primo momento disse di ricordare che l’uomo che  lo aveva aggredito era di carnagione olivastra e non era della zona. Nella testimonianza resa sei giorni dopo, invece, Frigerio dice di ricordarsi chiaramente che si trattava di Olindo Romano. Secondo Le Iene mancano all’appello anche le intercettazioni ambientali registrate nella casa dei coniugi Romano tra il 12 dicembre e il 16 dicembre. "I giudici - dice Monteleone- valutano il fatto che i due non parlasero della strage come un elemento che ha aumentato i sospetti della Corte, ma poi si scoprirà che quelle intercettaizoni non erano mai state depositate".
Monteleone ha intervistato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha promesso: "Verificherò cosa è accaduto. Voglio che la giustizia sia credibile agli occhi dei cittadini”.

Dubbi anche sulla macchia di sangue di Valeria Cherubini, trovata sulla macchina di Olindo Romano, di fatto l'unica prova scientifica che incastra i coniugi. Su questa questione Monteleone ha intervistato Carlo Fadda, il brigadiere, oggi in pensione, che fotografò quel reperto: Fadda - secondo l'inchiesta delle Iene, ammette che il sangue potrebbe essere stato frutto della contaminazione dai carabinieri che erano stati sul luogo della strage.

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