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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Olindo e Rosa in aula, sì all'analisi sui reperti trovati nella strage di Erba

In caso di esito positivo, potrebbe esserci revisione del processo

Ammesso l'incidente probatorio sui reperti trovati sul luogo del delitto della strage di Erba e mai analizzati. 

La decisione è arrivata dalla Corte d'Appello di Brescia martedì 21 novembre 2017: in aula anche Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati all'ergastolo per il massacro dell'11 dicembre 2016, in cui persero la vita Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Maezouk di appena 2 anni, la madre della donna Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Gravemente ferito, Mario Frigerio, principale testimonie durante il processo, poi deceduto nel 2014.
 

I periti

Il 16 gennaio 2018 verranno nominati i periti incaricati di esaminare i reperti mai analizzati sul luogo della strage: il presidente della Corte d'appello di Brescia, Enrico Fischetti, leggerà l'ordinanza con cui dispone l'incidente probatorio su tutti o parte dei reperti che i difensori dei coniugi Romanoi chiedono siano presi in considerazione.
Si tratta di una macchia di sangue, formazioni pilifere, un accendino, due giubbotti, un mazzo di chiavi e il telefono di Raffaella Castagna.
 

Le reazioni

La decisione della Corte d'Appello di Brescia è "un buon inizio":  a sostenerlo uno dei legali dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, al termine dell’udienza di martedì 21 novembre. Per il legale, l’esito di questi nuovi accertamenti potrebbe costituire un viatico per la richiesta di revisione del processo.

Prima dell'udienza davanti ai giudici della Corte d'Appello di Brescia ha espresso la volontà di essere presente in aula anche Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della strage, se dovesse proseguire l’udienza per l’incidente probatorio su reperti mai analizzati nella strage. «Azouz Marzouk potrebbe chiedere di venire per ragioni di giustizia» ha spiegato D’Auria, dal momento che l’uomo è stato espulso in Tunisia dopo aver patteggiato una pena per spaccio di droga.

Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime della strage di Erba dell’11 dicembre del 2006, vuole essere presente in aula, se dovesse proseguire l’udienza per l’incidente probatorio su reperti mai analizzati nella strage. L’uomo è stato espulso in Tunisia dopo aver patteggiato una pena per spaccio di droga.

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