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Stalking, oltre 500 denunce a Como e provincia

Oltre cinquecento denunce per stalking a Como e provincia solo nel 2014: nell'oltre 90% dei casi la vittima è stata una donna. Sono i dati emersi nell'incontro che si è svolto in Camera di Commercio a Como oggi alle 17 (28gennao 2015) per la...

Oltre cinquecento denunce per stalking a Como e provincia solo nel 2014: nell'oltre 90% dei casi la vittima è stata una donna. Sono i dati emersi nell'incontro che si è svolto in Camera di Commercio a Como oggi alle 17 (28gennao 2015) per la presentazione del "Manuale anti-stalking" promosso da Telefono Donna Milano. Si tratta, in sintesi, di una sorta di vademecumm che suggerisce comportamenti da tenere e strade da percorrere in caso di violenza e stalking. La guida, breve e di facile lettura, è stata tradotta in cinque lingue diverse, e già distribuita nei maggiori ospedali del capoluogo lombardo. L'intenzione di Telefonodonna è quella di promuovere la diffusione del "Manuale anti-stalking" in tutti gli ospedali, le Asl e i centri di ascolto e aiuto della regione.

"Dobbiamo essere forti e denunciare ogni tipo di violenza fisica e psicologica – ha commentato la comasca Daniela Maroni che al Pirellone ricopre il ruolo di consigliere segretario - non dobbiamo avere paura e tanto meno rassegnarci. In provincia di Como e su tutto il territorio lombardo sono attive associazioni e servizi mirati per dare un supporto alle donne vittime di stalking. Quella di oggi è un'altra occasione per conoscere come comportarsi e come riconoscere la persona che non ci permette di vivere e vuole obbligarci ad una libertà relativa". Oggi ancora molte denunce di violenza vengono ritirate dopo breve tempo (circa una su quattro ) ed una della cause principali è lo stalking.

Nell'ex ospedale psichiatrico San Martino di Como lavorano le operatrici, tra le quali molte volontarie, di Telefonodonna, che quotidianamente sono a disposizione gratuita delle donne che vivono situazioni di disagio e di violenza. Infatti con l'ascolto, il consulto e in alcuni casi l'incontro diretto, grazie alla disponibilità di diversi avvocati e psicologi, ogni singolo caso viene trattato e indirizzato verso le persone competenti per una soluzione che sia adeguata, sempre però, con il rispetto della volontà di chi chiama.

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, vista la piccola realtà comasca, le telefonante che giungono al centralino sono molte, quasi una al giorno nell'ultimo anno; infatti i dati raccolti dall'associazione mostrano che nell'anno 2013 si sono rivolte a Telefonodonna 308 donne diverse.

Rappresentando un grande intermediario tra il silenzio e la soluzione più estrema, cioè la denuncia alle forze dell'ordine, Telefonodonna riesce ad inserirsi, con la voce delle sue operatrici, in tutte quelle situazioni che spesso spingono molte persone a chiudersi in se stesse e a tollerare, sia per vergogna, sia per paura. Per questa ragione, le richieste di aiuto che arrivano alla sede di Via Castelnuovo, sono in costante aumento, anche se, le operatrici tengono a precisare che, quella che viene portata a galla, è solo una ristrettissima parte dei casi di abuso, che si verificano ogni giorno nella provincia di Como.

La violenza, nel luogo che dovrebbe essere il più sicuro di tutti, cioè la nostra casa, è molta e di diverso tipo, verbale, fisica e psicologica, purtroppo anche sui minori; ma nonostante questo, le operatrici non si scoraggiano e dicono che, con il nuovo piano varato insieme alla procura di Como, che vedrà collaborare la polizia di stato con gli ospedali e i centri di ascolto, tante donne potranno trovare aiuto in una solida e articolata rete istituzionale.

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