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Cronaca

Como, ricatto agli albergatori con la minaccia di false recensioni online: estorsione in bitcoin

La richiesta via mail: oltre 5mila falsi profili pronti a screditare gli hotel

Tentativo di estorsione online ai danni degli albergatori comaschi.
Un ricatto che sta viaggiando via mail sugli account degli alberghi italiani: pagare 300 euro tramite bitcoin per evitare recensioni negative da parte di un software con più di 5mila profili diversi che potrebbero "infangare" la reputazione degli hotel sui social.
Un rischio non da poco nel mondo di oggi, in cui la maggior parte dei turisti prima di prenotare controlla e confronta quello che altri utenti hanno scritto a proposito della struttura scelta sul web.

La risposta di Federalberghi

"Non temete le minacce on line. Anzi, reagite ad esse opponendovi con fermezza al ricatto – dichiara al quotidiano il Giorno il presidente dell’Associazione Albergatori di Confcommercio Como Roberto Cassani- Invitiamo gli alberghi a non prestarsi al ricatto. A tal proposito è bene che si sappia che il nostro organo nazionale, Federalberghi, ha già informato la polizia postale e che denunceremo chiunque venga sorpreso a tentare di postare recensioni false".

Tripadvisor e Booking: "Monitoraggio per prevenire le frodi"

Per contrastare questa truffa, la Federazione degli albergatori ha anche coinvolto i principali portali di viaggi.
Al riguardo, come si legge in un comunicato ufficiale della Federazione, TripAdvisor ha dichiarato: “Ringraziamo Federalberghi di averci subito contattati per lavorare insieme contro questo truffatore: la industry è un partner essenziale nella lotta contro le frodi legate alle recensioni. Prendiamo queste minacce seriamente e il nostro team e i nostri sistemi hanno già gestito situazioni simili in passato e sono quindi strutturati per farlo anche in questo caso.

Fortunatamente, secondo la nostra esperienza, queste email contengono spesso minacce a vuoto ma, nonostante ciò, il nostro team dedicato sta investigando il caso specifico e continuerà ad applicare i nostri metodi avanzati di individuazione delle frodi a tutte le strutture, incluse quelle coinvolte in questa estorsione. Così come Federalberghi, anche noi suggeriamo a chi ha ricevuto questa email di non pagare il truffatore e di segnalarlo alle autorità locali, all’associazione e a noi. L’integrità dei nostri contenuti è di vitale importanza per noi, investiamo molto nella prevenzione delle frodi e unire le forze con il settore dei viaggi può solo portare a risultati ancor più buoni”.

Federalberghi ha segnalato il caso anche a Booking.com, il quale comunica che “poniamo grande attenzione alla sicurezza dei partner e dei clienti, per questo motivo abbiamo preso con grande serietà questa segnalazione e la terremo monitorata. I clienti possono lasciare una recensione in Booking.com solo se soggiornano nella struttura, per questo incoraggiamo gli hotel a prestare una maggiore attenzione nel segnalare tempestivamente i no-show all'interno del sistema."

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