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Nuova Ticosa: autosilo troppo vicino al cimitero? E’ guerra

E' guerra su un ordine del giorno correlato al Piano integrato d'intervento dell'area ex Ticosa in discussione in questi giorni in consiglio comunale. Tra il consigliere di minoranza Marcello Iantorno (Pd) e il sindaco Stefano Bruni si è svolto un...

E' guerra su un ordine del giorno correlato al Piano integrato d'intervento dell'area ex Ticosa in discussione in questi giorni in consiglio comunale. Tra il consigliere di minoranza Marcello Iantorno (Pd) e il sindaco Stefano Bruni si è svolto un acceso scambio di lettere. Per la precisione due lettere che ciascuno ha inviato a tutti i quaranta consiglieri comunali. Iantorno in sostanza ha cercato di convincere i consiglieri ad approvare un suo ordine del giorno. Bruni ha risposto a tono.

Prima Iantorno - La prima lettera, inviata via mail, è partita da Iantorno. Il consigliere del Pd si è scagliato contro i pareri favorevoli che l'avvoccato Romano e il legale del Comune di Como Antonietta Marciano hanno dato riguardo la possibilità che venga costruito un autosilo interrato nell'area ex Ticosa entro al di là del limite di rispetto cimiteriale. L'autosilo, infatti, risulterebbe troppo vicino al Cimitero Maggiore (cioè sarebbe dentro la fascia di distanza dei 50 metri imposta per legge). Una questione, questa, sollevata la prima volta dal consigliere del Pd Mario Lucini e che ha indotto Iantorno a presentare un ordine del giorno corredato da svariate sentenze. "Il sindaco Bruni dice di avere a sua disposizione pareri professionali autorevoli. Non è vero - si legge nella missiva di Iantorno - perché non consta la esistenza di pareri in tal senso tranne quello della primavera 200 dell'avvocato E. Romano e quello recente del dirigente dell'ufficio legale del Comune lacunoso ed errato: a tali pareri l'odg allegato risponde in modo esauriente citando molte sentenze amministrative e penali nel senso della non edificabilità a distanza inferiore di metri 50". Secondo Iantorno "l'ufficio legale del Comune con argomenti errati e lacunosi ritiene di applicare un regolamento regionale redatto in materia di servizi cimiteriali e per la sepoltura degli animali che nulla c'entra con l'argomento della costruzione". Iantorno conclude: "La delibera di adozione con questo progetto non è da votare perché palesemente illegittima e il consiglio non può adottare un atto illegittimo".

La dura replica di Bruni - Riportiamo la copia fotografica della in cui è possibile prendere visione del testo integro che Bruni ha inviato a tutti i 40 consiglieri in risposta a Iantono. Il indaco definisce quello di Iantorno un "tono intimidatorio" e afferma che il contenuto della sua lettera non sia corrispondente al vero. A sostegno dell'autorevolezza dei pareri degli avvocati Romano e Marciano il sindaco spiega che "il primoè uno dei più stimati e importanti avvocati del Foro di Milano" mentre la seconda "in pù di dieci anni di servizio nell'attuale funzione non ha recato alcun risultato "dannoso" per il Comune né mai "tascinato" l'Amministrazione comunale in situazioni "dannose". Secondo Bruni Iantorno avrebbe attuato "una lettura miope dei fatti e delle sentenze invocate" .

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