Pizza ai senzatetto, da Milano a Como l’iniziativa di solidarietà di un ristoratore lariano
Dopo l’esperienza a Milano, Claudio Caputo, titolare di una catena di pizzerie, porta anche in città la "pizza solidale"
Arriva anche a Como la "pizza solidale" per i senzatetto della città. A portare sul Lario questa iniziativa di solidarietà è Claudio Caputo, ristoratore 31enne di Bregnano, titolare di una catena di pizzerie attive tra le province di Como, Milano e Monza Brianza.
La prima esperienza comasca di quello che accade già da tempo a Milano è stata nella notte di venerdì 13 aprile 2018: finito il servizio in pizzeria, Caputo e altri 4 collaboratori sono arrivati a Como verso mezzanotte, "armati" di borse termiche per tenere al caldo il cibo, e si sono messi all'opera.
Con gentilezza hanno avvicinato alcuni clochard che avevano trovato riparo sotto i portici dell'ex chiesa di San Francesco in largo Spallino e hanno offerto le pizze calde che avevano preparato e portato con sè. Un pezzo di pizza e quattro chiacchiere, quanto basta per fare sentire un po' di calore a queste persone. Poi hanno fatto un giro in città murata, offrendo la pizza ad altri clochard incontrati nella zona del Duomo. Circa 30 le pizze servite.
Le esperienze di Milano e Ceriano Laghetto
"A Milano - spiega Caputo - facciamo un servizio attivo, tutti i venerdì sera: ci muoviamo nelle zone del Duomo, stazione Centrale e Niguarda, dove sappiamo che si rifugiano queste persone. Oltre alle pizze portiamo anche abbigliamento che raccogliamo tramite passaparola, qualche dolce, il cibo per i cani che spesso fanno compagnia ai senzatetto.
A Ceriano Laghetto, invece, in provincia di Monza e Brianza, la pizza la offriamo ogni martedì a 3 famiglie bisognose diverse, indicateci dal comune.
Perchè lo faccio? Perchè - spiega Caputo -arrivi a un punto della vita in cui devi condividere ciò che raccogli. Noi non siamo un'associazione - chiarisce- non chiediamo nulla, nè fondi nè sponsorizzazioni. E' solo un atto di solidarietà".
Como e il caso della colazione vietata per i senzatetto
"Eravamo al corrente della questione senzatetto a Como e di quanto accaduto nel periodo natalizio - prosegue, in riferimento al caso, diventato poi nazionale, dei volontari allontanati dalla polizia locale perchè servivano la colazione ai senzatetto, proprio sotto i portici di San Francesco, in seguito all'ordinanza anti accattonaggio emanata dal sindaco Landriscina - il primo cittadino può avere ragione sul fatto dell'accattonaggio molesto, ma ci sono persone che sono in difficoltà e devono essere aiutate in qualche modo, con condivisione, calore o semplicemente parlando. Non penso debba essere vietato a nessuno".
Claudio Caputo annuncia la volontà di tornare a Como per ripetere l'iniziativa. E lancia l'idea di una collaborazione anche ai ristoratori della città: "Se qualcuno volesse affiancarci, ben venga".