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Cronaca

Ordinanza anti-movida, c'è il decalogo dei consiglieri

Sono una decina le modifiche proposte dai consiglieri di maggioranza alla ordinanza che il sindaco Stefano Bruni si appresta a firmare per regolamentare l'attività dei bar notturni la cui clientela causa disturbo alla quiete pubblica. Il sindaco...

Sono una decina le modifiche proposte dai consiglieri di maggioranza alla ordinanza che il sindaco Stefano Bruni si appresta a firmare per regolamentare l'attività dei bar notturni la cui clientela causa disturbo alla quiete pubblica. Il sindaco ha detto ai consiglieri di maggioranza che vorrebbe firmare il provvedimento (ribattezzato dal'opinione pubblica "ordinanza anti-movida") entro il 2 giugno. Ecco in sintesi le principali integrazioni al testo dell'ordinanza proposte dai consiglieri.

1) Per le aperture si possono pensare due strade: l’apertura di tutti locali fino alle ore 2 e stabilire che per esigenze di pubblico interesse e di salvaguardia dell’inquinamento acustico il sindaco può disporre riduzioni degli orari per singoli esercizi e determinate attività, anche temporanee; altrimenti si può pensare a suddividere le chiusure per periodi: invernale ed estivo e per giorni settimanali. PERIODO INVERNALE: dalla domenica al giovedì fino a mezzanotte, il venerdì e il sabato fino alle 2. PERIODO ESTIVO: dalla domenica al giovedì fino alla una, il venerdì e il sabato fino alle 2 Fatti salvi eventuali dinieghi per quei locali che violino per due volte la quiete pubblica. Inteso che l’orario indicato di chiusura va inteso come l’orario di emissione dell’ultimo scontrino. Deroghe particolari per il 31 dicembre, 14 febbraio, 8 marzo, l’ultimo giorno di carnevale, festa patronale e halloween.

2) La proroga di un’ora in più può essere data a chi sottoscrive con il comune un protocollo d’intesa, sulla falsariga di quello del comune di Verona, finalizzato alla prevenzione del consumo di sostanze alcoliche e a chi allega la relazione revisionale di impatto acustico.

3) Il titolare è tenuto a pulire l’area di sua competenza, ovvero quella per cui paga l’occupazione del suolo pubblico.

4) Per i tavolini e le sedie si può pensare di legarli nel posto dove ritrovano senza per forza portarli all’interno del locale.

5) Per le discoteche e locali notturni la chiusura alle ore 2 per i giorni infrasettimanali e le ore 3: per i week end.

6) Si può pensare di fare quello che è stato fatto a Genova ovvero predisporre un decalogo di comportamento dei gestori ad esempio: dare da bere solo a chi consuma all’interno, evitare di organizzare feste degli alcolici; il comune potrebbe pensare all’installazione di bagni chimici; pensare a fare un accordo con questura e organi di controllo per vigilare e poi il comune può fare una campagna di sensibilizzazione tra i giovani.

7) Prendere ad esempio Rimini dove è stato disposto che dalle 19 alle 7 del mattino viene assicurato il presidio in maniera continuativa da operatori appartenenti all'ufficio di polizia amministrativa e giudiziaria della polizia locale, circa 25 tra agenti e ufficiali impegnati, insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile dell'Arma dei Carabinieri per fare controlli e random ed essere un deterrente a compiere atti vandalici.
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