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Cronaca

La consulenza per la Ticosa e la firma che "scotta": la giunta cambia la delibera

Che differenza c'è tra "conferire mandato" a un dirigente per firmare un atto e "dare atto" che quello stesso atto sarà firmato dal sindaco o da un suo delegato? Per chi è riuscito a resistere all'invincibile noia del quesito - roba oggettivamente...

Che differenza c'è tra "conferire mandato" a un dirigente per firmare un atto e "dare atto" che quello stesso atto sarà firmato dal sindaco o da un suo delegato? Per chi è riuscito a resistere all'invincibile noia del quesito - roba oggettivamente per feticisti purissimi - una curiosità da svelare c'è.

Quella stessa diversità di espressione, infatti, è diventata oggetto di rettifica materiale di una delibera per nulla trascurabile della giunta Lucini. Il 12 maggio scorso, infatti, l'esecutivo di Palazzo Cernezzi approvò in via definitiva l'assegnazione di un incarico diretto, cioè senza gara, all'Agenzia delle Entrate di Como con l'obiettivo di ottenere una stima particolareggiata dell'area Ticosa e fissare un valore del comparto a ormai 10 anni dalla gara che vinse Multi per la riqualificazione. Atto importantissimo, quello della giunta, perché come noto gran parte dello stallo in cui versano da mesi i rapporti tra amministrazione e multinazionale è dovuto alla valutazione economica radicalmente differente della zona, a tanti anni dalla gara d'appalto. Ai tempi, infatti, Palazzo Cernezzi mise in gara l'area Ticosa per circa 15 milioni, mentre ora - dopo anni di impasse - Multi, per proseguire nell'eventuale progetto di recupero, non intende versarne nelle casse municipali più di 7. E qui torniamo all'oggi.

cosenza-giuseppeQuando la giunta Lucini assegnò l'incarico per la perizia all'Agenzia, il documento approvato ("Schema di accordo di collaborazione") terminava proprio con la formula che "conferiva mandato alla firma dell’Accordo di Collaborazione al dirigente del Settore Urbanistica, Edilizia Privata Suap”, ovvero Giuseppe Cosenza. Al quale, dunque, da quel momento avrebbe fatto capo ogni responsabilità in relazione a quell'incarico esterno. Consulenza da cifre affatto trascendentali e ben sotto la soglia "fatidica" di 40mila euro (si tratta di poco più di 8mila euro a titolo di "rimborso spese") ma che veniva pur sempre assegnato senza gara in un momento nel quale - lungolago docet - sugli incarichi esterni dell'amministrazione sono puntati tutti i riflettori possibili e immaginabili. Puro errore formale? O mossa tecnicamente voluta? Questo, ovviamente, non si saprà mai.

Lucini-6feb16La certezza, però, è che oggi è spuntata una seconda delibera di giunta con cui viene cancellata la formula iniziale che lasciava ogni responsabilità in capo al dirigente e viene introdotta tramite correzione materiale quella in cui si "dà atto che alla firma dell'Accordo di collaborazione provvederà il sindaco o suo delegato", dove qualsiasi responsabilità di qualsiasi genere farà comunque riferimento a Mario Lucini.

Una piccolezza burocratica, se si vuole, ma che in realtà - in questi giorni tempestosi di inchieste, arresti e appalti pubblici passati al setaccio delle Procura - sembra raccontare molto meglio di tanti altri affreschi il clima che si vive in Comune a Como.

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