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Cronaca

Il sofà De Santis-Pierpaoli-Levrini e quel mondo che costruisce un altro Palazzo Cernezzi

Si narra che qualche giorno fa si siano seduti sullo stesso sofà tre pezzi da 90 dell'alta borghesia comasca. Il mondo è quello delle professioni e dell'impresa, i "tre tenori" sono volti e nomi notissimi in città, pur se con gradazioni diverse...

Si narra che qualche giorno fa si siano seduti sullo stesso sofà tre pezzi da 90 dell'alta borghesia comasca. Il mondo è quello delle professioni e dell'impresa, i "tre tenori" sono volti e nomi notissimi in città, pur se con gradazioni diverse. Si va, per esempio, dall'imprenditore del mondo alberghiero nonché ex assessore per Forza Italia della prima giunta Botta (1994-1998) e fresco ex presidente della Camera di Commercio di Como, Paolo De Santis, passando per l'odontoiatra, docente all'Insubria, nel 2012 in predicato di entrare nell'eventuale (e spazzata via da Lucini) giunta di Laura Bordoli e oggi presidente dell'associazione Culturale "Costruiamo", Luca Levrini, fino al presidente dell'Ordine degli Architetti comaschi, Michele Pierpaoli. L'incontro - riservato e di carattere confidenziale tra i presenti - non ci è ovviamente noto nei dettagli. E probabilmente, anche se lo fosse, ufficialmente non risulterebbe nulla più che "un cordiale scambio di vedute tra amici e conoscenti". Però...

Però, a dire il vero, la sensazione è che dietro o dentro il raffinato the lariano, possa esservi di più. Chissà, forse anche molto di più. Per esempio, un primo tentativo dell'area moderata, centrista e semmai più sfumata di centrodestra che non di Partito Democratico, di iniziare a tastare il terreno delle disponibilità, delle convinzioni, delle progettualità in vista delle elezioni comunali del 2017. L'incontro De Santis-Levrini-Pierpaoli potrebbe quindi essere soltanto uno tra tanti nel contesto di una lunga serie di dialoghi, sondaggi, confronti. Oppure lo snodo centrale per quelli a venire, candidatura a sindaco inclusa. Questo oggettivamente oggi non è dato sapere, così come i contenuti dettagliati del faccia a faccia tra i protagonisti.

costruiamo-2ott15-1Quel che invece è certo è che esiste, oggi a Como, una vasta area civica e parapolitica che, sfuggendo alle etichette dei partiti storici, sembra in cerca di una decisa collocazione sullo scacchiere che conta. Che, volenti o nolenti, ha pur sempre la sua collocazione ideale nel cuore di Palazzo Cernezzi e nella sua poltrona tricolore. Una dimostrazione plastica è in programma il 30 ottobre prossimo, quando al circolo culturale di ispirazione socialista Willy Brandt, presieduto da quel volpone dell'ex segretario Uil Giuseppe Doria, si terrà un'iniziativa intitolata "L'etica nella politica. Da Tangentopoli a...". Forse anche per colmare i puntini di sospensione, vi parteciperanno Emanuele Fiano, presidente Forum Sicurezza del Pd e responsabile nazionale del Pd con delega alle Riforme, e il magistrato e scrittore Giuseppe Battarino. Ma al di là dei quarti di nobiltà del parterre, qui interessa più che quel convegno sarà realizzato dal "Willy Brandt" in collaborazione con "Costruiamo", ossia con l'associazione di cui Luca Levrini è presidente. Di più: esattamente la stessa associazione che lo scorso weekend ha presentato - con la presenza dell'avvocato Sergio Simone, che ovviamente sarà presente anche il 30 ottobre - il "Manifesto per l'etica nella città di Como".

Veronelli, Levrini, DoriaServe un altro dettaglio che qualcosa - trasversalmente, silenziosamente - si sta muovendo dietro le quinte della politica ufficiale di Como? Tenete a mente l'iniziativa del 30 ottobre realizzata dal "Willy Brandt" e da "Costruiamo". E, con quel punto di riferimento, rileggiamo come descrivemmo un passaggio di un altro evento organizzato dall'associazione presieduta da Luca Levrini il 18 giugno scorso (con Doria presente): "Quello che pare meglio – scrivevamo in questo articolo 4 mesi fa – è il succo della giornata. Dove Anna Veronelli ha omaggiato ripetutamente il successo del Festival della Luce ideato e realizzato da Franco Brenna (quel giorno presente e in condivisione di studio professionale con Levrini, ndr) e il Km della Conoscenza caro a Paolo De Santis; Levrini ha parlato di “80mila sindaci, i cittadini di Como, che assieme, ben guidati, lavorino per il bene della città”, Daniele Roncoroni (coordinatore a Como del partito di Corrado Passera, Italia Unica, di cui Pino Zecchillo, che è anche socio fondatore di Costruiamo è dirigente ndr) è intervenuto invocando “un soggetto trasversale che unisca le risorse migliori della città”, Doria ha invocato il ritorno della “politica con la P maiuscola (che per lui è saldamente socialista, ndr) magari partendo proprio dalle proposte e dalle elaborazioni di circoli e associazioni”, e infine ancora Anna Veronelli ha affermato che “io allora partirei prima di tutto dalla stesura di un programma che possa attrarre chi ha voglia di costruirlo”.

Rilette oggi - scusando l'autocitazione - qualcosa di più di un vezzo dell'autore, forse. Una prospettiva.

passera-corrado-gen15Poi per carità, sarà solo la fantapolitica che tanto piace a questa testata. Ma proviamo a immaginare: una lista animata dal potentissimo Paolo De Santis, in dialogo con Corrado Passera, arricchita da professionsti noti e tecnicamente preparati quali Luca Levrini e Michele Pierpaoli, con una spolverata di grazia ed esperienza politica (Anna Veronelli) oltre che di impagabile arguzia e sagacia strategica (Giuseppe Doria). Il tutto, con un elegante vestito civico al limite giusto per andare a braccetto con qualche sigla storica dell'area moderata (Forza Italia?). La sceneggiatura per il voto sarebbe pronta. L'esito, chissà.

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