rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Via Regina Teodolinda

Violenza sessuale su un’operatrice della Croce Rossa al campo profughi di Como: espulso

Ha scontato 2 anni di carcere, ma per la Questura rimane la "pericolosità sociale"

Era stato condannato a due anni di carcere per violenza sessuale commessa nel 2017 su un'operatrice della Croce Rossa all'ex campo profughi di via Regina Teodolinda di Como (centro chiuso definitivamente dall'autunno 2018): ora, scontata la pena, verrà espulso.
Protagonista della vicenda, come informa una nota della Questura, un "sedicente cittadino libico, M.A., che è stato accompagnato presso il Centro di permanenza per il rimpatrio di Brindisi. A suo carico risultano precedenti di polizia per danneggiamento, lesioni personali, violenza privata e furto aggravato.
I suoi precedenti di polizia e giudiziari e non da ultimo la violenza commessa nel 2017 costituiscono, secondo la Questura lariana, "elementi incontrovertibili per connotare la pericolosità del soggetto per cui si è proceduto all’espulsione per pericolosità sociale con trattenimento presso il CPR per il successivo trasferimento nel paese di origine".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Violenza sessuale su un’operatrice della Croce Rossa al campo profughi di Como: espulso

QuiComo è in caricamento