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Cronaca

Chierichetti abusati, parla in aula il vescovo di Como: "Omosessualità transitoria"

Monsignor Oscar Cantoni era al processo in veste di testimone

Le violenze e gli abusi sui giovani chierichetti sarebbero avvenute nel Preseminario San Pio X gestito dall’Opera don Folci che dipende proprio dalla diocesi di Como. Una storia cominciata nel 2006 e terminata nel 2012. In quell'arco di tempo il reggente della diocesi di Como era monsignor Diego Coletti. 

Gli abusi compiuti nel Preseminario sono emersi dopo che una delle vittime ha rilasciato la sua testimonianza alla trasmissione Le Iene. Accusato per i presunti abusi denunciati dal ragazzo L.G. (ai tempi dei fatti minorenne) è Gabriele Martinelli. 

Don Martinelli, ai tempi studente, ha sempre negato tutto. Martinelli, ora sacerdote ha assicurato che era impossibile avere rapporti sessuali (come invece ha scritto L.G. in diverse lettere) nel bagno sotto l’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro.

Martinelli ha anche negato di essere il pupillo di Radice (l’allora rettore del Preseminario) e ha dichiarato di non aver avuto alcun ruolo di potere all’interno del San Pio X.

Il Vescovo di Como, in aula come testimone, ha dichiarato che quella di Martinelli era "...una tendenza omosessuale transitoria legata all’adolescenza e da quando Don Martinelli è a Como, prima come diacono poi come sacerdote, ha tenuto una condotta ineccepibile".

Una storia dalle molte ombre che ha ancora tanti aspetti da chiarire come la posizione di Radice, il rettore che, come dichiarato dalla presunta vittima, copriva gli abusi di Martinelli, allora studente. Altro nodo da dipanare è la faccenda dei 20mila euro che secondo il vescovo di Como, don Gabriele Martinelli avrebbe potuto e voluto dare a titolo di risarcimento a una delle sue presunte vittime.

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