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Cronaca

Bossi, il Leo, Lucio, l'Armando e il Doge: in una foto, la storia della Lega comasca

Umberto Bossi, soprattutto. Ma poi l'ex sindaco di Cantù (dal 1993) e primo presidente "padano" della Provincia di Como ('97-2002), Armando Selva, nome che coincide con l'epoca in cui la Lega Nord poteva permettersi nientemeno che un monocolore...

Al tavolo pure Luciano Grammatica, consigliere comunale a Como, camicia verde della primissima ora e appena uscito indenne dal processo al movimento leghista degli anni '90, dirigente di lungo corso in via Bellerio, ora in rotta totale con l'ex casa madre; e "il Doge" di Cantù, Giorgio Masocco, fino a qualche anno fa volto e voce del Carroccio nella Città del Mobile, tempra vulcanica e ruoli istitizionali prima della rottura feroce e totale con i vertici attuali del partito. Insomma, davvero un pezzo importante della storia pre-Salvini della Lega comasca, quella che - nel periodo d'oro del centrodestra sul Lario - dominava in lungo e in largo la scena politica locale arrivando in Comuni come Lezzeno quasi ad ambire al 100% delle preferenze prima del ciclone Renzi che (dopo l'addio alla segreteria federale di Bossi nel 2012) nel 2014 ha minimizzato il Carroccio persino in roccaforti simili.

Ebbene, questo spezzone di storia politica in salsa padana si è radunata questa sera al "Ristorante Hostaria Cascina Mascazza", non casualmente nella Turate di Carioni (peraltro proprio la scorsa primavera sottratta alla Lega da una lista civica, ndr). Chiacchiere, aneddoti, analisi politiche tra il serio e il faceto, ricordi della Lega delle origini e di quella attuale di Matteo, qualche sguardo al futuro. Con velleità di tornare in azione? Questo, a oggi, non è dato a sapersi. Ma - dicono - nemmeno da escludere.

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