Prezzo benzina, 400 posti di lavoro a rischio nei distributori comaschi

E' stato approvato oggi in consiglio regionale della Lombardia un ordine del giorno che impegna la giunta del Pirellone a estendere lo sconto benzina nelle fasce di confine con la Svizzera anche ai veicoli diesel (gasolio) e a introdurre la flessibilità delo sconto in rapporto all'andamento dei prezzi dei carburanti oltre confine, cosicché fare il pieno in Italia sia sempre conveniente rispetto alla Svizzera. La presidente dei benzinai Figisc Confcommercio, Daniela Maroni, commenta però con scetticsmo il comunicato stampa del capogruppo del PD in regione, Luca Gaffuri, che ha annunciato con soddisfazione l'approvazione dell'ordine del giorno. "Serve concretezza - ha commentato la Maroni - per questo vorremmo che i politici comprendessero che in gioco non ci sono le elezioni ma i posti di lavoro della nostra categoria. Solo oggi ho ricevuto più di venti telefonate da gestori di impianti di benzina che mi hanno detto che a gennaio forse non riusciranno a mantenere l'occupazione dei loro dipendenti, perché il calo di introiti delle pompe di benzina sulla fascia di confine si è assestato in qyueste settimane intorno al 35%. A rischio ci sono quasi 400 posti di lavoro".

Daniela Maroni, poi, commenta nel merito l'ordine del giorno approvato: "Se questo documento approvato dovesse essere concretizzato, che ben venga, ma al momento non ci risulta che ci sia nulla di concreto sul tavolo. Sono convinta che se il presidente Formigoni e il suo assessore Colozzi avessero avuto la bacchetta magica avrebbero già introdotto le novità da questo lunedì. Infine, so che Gaffuri nel comunicato ha parlato di allargare la fascia di sconto a 30 chilometri dal confine, mentre noi avevamo chiesto 35 chilometri, perché così avremmo compreso nello sconto anche Saronno e Busto Arsizio".