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Cambia faccia ma non la voce: incastrato e arrestato dalla polizia di Como il latitante Marcello Battigaglia

Riconosciuto dalle intercettazioni: condannato per traffico internazionale di droga e ricercato dal 2015, è stato arrestato nella Repubblica Dominicana

E' stato arrestato nella Repubblica Dominicana dalla polizia di Como il latitante calabrese Marcello Battigaglia, condannato a oltre 16 anni di carcere per traffico internazionale di droga ed evasione, ricercato dal 2015. L'operazione è stata presentata in una conferenza in Questura a Como lunedì 22 ottobre 2018 dal Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini, Adriana Blasco della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e dal dirigente della Squadra Mobile di Como Sergio Papulino.

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L'arresto è avveuto sabato 20 ottobre 2018 al termine di un'operazione lampo a seguito di indagini partite nel mese di settembre da parte della Squadra mobile della Questura di Como e del Servizio Centrale Operativo con la collaborazione della Direzione Centrale Servizi Antidroga e della Direcciòn Nacional de Control de Drogas della Polizia dominicana. 

Il video dell'arresto di Marcello Battigaglia e le intercettazioni

Chi è Marcello Battigaglia

75 anni, nato a Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone, Battigaglia è destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di esecuzione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2017 e deve scontare 16 anni, 10 mesi e 23 giorni di reclusione oltre alla multa di 98mila euro per traffico internazionale di stupefacenti ed evasione.
È ritenuto il promotore di un sodalizio criminale attivo in Lombardia e dedito all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina: le indagini hanno consentito di accertare che il latitante era in contatto, in particolare, con gruppi criminali calabresi nonchè latino americani.
Nel 2006 Marcello Battigaglia era già stato arrestato a Zagabria (Croazia) per aver importato 3,1 chili di cocaina da Caracas (Venezuela). Nel 2010, nell’ambito dell’operazione “Famiglia Molluso” della Squadra Mobile di Milano, era stato arrestato in quanto ritenuto fornitore di cocaina che importava dal sud America via nave attraverso il porto di Vado Ligure (in provincia di Savona). Nel 2012, ottenuti gli arresti domiciliari, si era reso irreperibile. Nel 2013, nell’ambito dell’operazione "Fly85" condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, è stato nuovamente arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere per traffico internazionale di droga. Anche in questo caso, ottenuti gli arresti domiciliari nel 2015, si era reso immediatamente irreperibile.

Le indagini

Le attività investigative hanno permesso di individuare l’uomo in località El Vigiador, provincia di Montecristo, da dove secondo gli investigatori gestiva traffici di cocaina verso l’Italia, in particolare verso le provincie di Milano, Monza e Como. 
Cambiato, nel corso degli anni come si vede nelle foto segnaletiche, il volto dell'uomo, ma evidentemente non la voce dal momento che proprio quello è stato il dettaglio per individuare dove si nascondeva.
Tutto è partito nell'ambito di un'altra indagine seguita dalla Squadra Mobile, durante la quale in alcune intercettazioni i poliziotti avevano avuto sentore che a parlare, sempre in questioni riguardanti il traffico di droga, fosse proprio Battigaglia. Una vecchia conoscenza sul Lario, dal momento che il latitante già nel 1998 era finito in un'indagine che aveva riguardato il Lario. Proprio confrontando la voce delle intercettazioni del '98 con quelle più recenti la Squadra Mobile ha avuto certezza che si trattasse di lui e lo ha individuato nella Repubblica Dominicana, come spiega in questa video intervista il dirigente della Squadra Mobile di Como Sergio Papulino.

L'arresto

Battigaglia è stato raggiunto nella pizzeria che aveva aperto e che gestiva nella Repubblica Dominicana con la sua nuova identità e un passaporto peruviano. Al momento dell'arresto non aveva con sè stupefacenti. In un primo momento ha negato di essere Battigaglia continuando imperterrito a parlare in spagnolo, poi, davanti al riscontro delle impronte digitali non ha più potuto insistere. "Sono comunque soddisfatto - ha detto ai poliziotti che lo hanno arrestato - perchè sono comunque riuscito a farmi altri tre anni di vita".
Il suo arrivo in Italia lunedì 22 ottobre 2018 all'aeroporto di Roma Fiumicino scortato da personale del Servizio Centrale Operativo e dalla Polizia Dominicana.

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