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Giovedì, 25 Aprile 2024
Editoriale

La "palombella rossa" della Como Nuoto

Dopo il Lido di Villa Olmo, altro "sangue" nelle piscine lariane

Quella delle piscine in città è stata un'estate difficile, molto difficile. Vissuta tra le due sponde del primo bacino del Lago di Como che si rimbalzavano le loro vicende combattute a colpi di bandi e carte bollate. Da una parte il Lido di Villa Olmo, che dopo anni ha saltato tutta la stagione estiva, dall'altra, in viale Geno, la contesa della gestione della Como Nuoto tra lo storico omonimo gestore e il nuovo che avanza, Pallanuoto Como. Se nel primo caso sembra che tutto sia risolto con un clamoroso ritorno al passato, ovvero con i vecchi gestori Porta e Locatelli che il prossimo anno torneranno ufficialmente in possesso del Lido, nel secondo l'apertura delle buste avvenuta lunedì scorso a Palazzo Cernezzi ha riaffilato i coltelli degli agguerriti contendenti. Se lo scorso luglio il vice-presidente della Como Nuoto, Alessandro Dalle, aveva manifestato sulle pagine di QuiComo tutta la sua preoccupazione, la reprimenda di ieri sera in consiglio comunale di Patrizia Maesani (Fratelli d’Italia), dopo lo sfogo su Comozero del presidente Mario Bulgheroni, la dice lunga su quanto sia calda la sfida tra i duellanti per la gestione di uno dei luoghi simbolo della città. I tecnici del Comune, il cui lavoro è stato difeso proprio da Mesani, stanno analizzando in questi giorni le carte presentate da Como Nuoto e Pallanuoto Como; per l'inizio della prossima settimana è attesa la sentenza e finalmente sapremo come si concluderà una partita che, comunque vada, non mancherà di lasciare porte aperte a nuove furenti polemiche. Di certo in questa "Palombella rossa" tutta lariana c'è poco sarcasmo morettiano e molto "sangue" comasco. Ma occorrerà, oggi e domani, stare calmi, perché, come diceva Nanni, "le parole sono importanti". 

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