rotate-mobile
Cura della persona

Scuola, tornano i pidocchi: come eliminarli in poche e semplici mosse

Con il rientro a scuola, torna anche uno dei più grandi timori dei genitori: i pidocchi. Molesti e quasi invisibili, i pidocchi amano i luoghi in cui possono nutrirsi e moltiplicarsi, la loro proliferazione non dipende né dall’ambiente né dall’igiene e può colpire bambini e adulti. Ecco allora alcuni consigli per eliminare i pidocchi in poche e semplici mosse

Mancano ormai pochi giorni alla riapertura delle scuole, e insieme a compiti, gite e lezioni, tornano anche i problemi legati alla trasmissione di raffreddori, influenze e parassiti. I pidocchi rappresentano una delle preoccupazioni maggiori per i genitori, soprattutto per la loro capacità di diffondersi davvero velocemente e indipendentemente dall’ambiente e dall’igiene personale. 

pidocchi sono parassiti minuscoli di colore bianco-grigiastro che colpiscono principalmente i bambini in età scolare, soprattutto nella fascia di età che va dai 3 agli 11 anni e di conseguenza anche le loro famiglie; si nutrono pungendo la parte del corpo colpita (cuoio capelluto, corpo o pube), dove depositano un liquido che causa intenso prurito. Caratteristica fondamentale dei pidocchi è quella di vivere quasi esclusivamente sul corpo umano, poiché non possono vivere a lungo lontani dall'ospite: gli animali domestici, ad esempio, non rappresentano una fonte di trasmissione per l'uomo, così come i pidocchi umani non vengono trasmessi agli animali.
L'infestazione è più frequente nelle scuole, nelle colonie, negli oratori, nelle palestre e, più in generale, in tutti quei luoghi in cui vi sono molte occasioni di contatto.

Riconoscere un’infestazione da pidocchi (pediculosi)

I sintomi della pediculosi sono principalmente due: arrossamento cutaneo, soprattutto nella zona delle orecchie e sulla nuca, e prurito al cuoio capelluto
In commercio sono disponibili numerosi prodotti contro la pediculosi, sotto forma di polveri, creme, mousse, gel, shampoo, che, in ogni caso, devono essere consigliati dal medico, in grado di prescrivere il trattamento più idoneo. È importante ricordare che non è possibile prevenire la pediculosi: usare i prodotti antiparassitari a scopo preventivo non rende immuni dall'infestazione, ma, al contrario, è una pratica inutile e dannosa.

Affrontare l’infestazione da pidocchi

Per eliminare l'infestazione occorre seguire scrupolosamente le indicazioni del prodotto scelto per il trattamento. Ecco, passo passo, come affrontare ed eliminare l’infestazione da pidocchi:

  1. Innanzitutto, ispezionate accuratamente il cuoio capelluto in un ambiente ben illuminato, aiutandovi con un pettine a denti fitti e con una lente di ingrandimento, per individuare pidocchi e uova (lendini), che sono tonde e bianche e possono essere confuse con la forfora; a differenza di quest’ultima però, non si staccano dal capello quando lo si fa scorrere tra le dita, essendo tenacemente attaccate ad esso da una particolare sostanza adesiva.
  2. Una volta accertata la presenza di pidocchi e uova, è necessario applicare su tutto il cuoio capelluto e sui capelli un prodotto antiparassitario specifico; i prodotti più efficaci sono quelli a base di piretroidi sintetici (permetrina, fenotrina, deltametrina e sumitrina), il malathion (non indicato nei bambini di età inferiore a 6 anni) e le piretrine naturali (che, però, non uccidono tutte le uova e la cui applicazione deve essere ripetuta dopo 7-10 giorni), ma è importante consultare prima il pediatra per farsi prescrivere quello più idoneo al caso specifico.
  3. Dopo il trattamento, usate un pettine in acciaio a denti molto fitti per rimuovere le uova, pettinando accuratamente ciocca per ciocca e partendo dalla radice del capello; per facilitare l'eliminazione delle uova, bagnate il pettine o, meglio ancora, tutta la capigliatura con una soluzione al 50% di acqua e aceto, efficacissima per diminuire l'adesione delle uova al capello. 
  4. Per eliminare il rischio di una re-infestazione, è importantissimo lavare e disinfettare abiti, cappelli e lenzuola (in genere a 60°C, ma per le lenzuola va bene anche un lavaggio a 90 °C) come anche pettini, spazzole, accessori per capelli e fermagli (in acqua bollente con sapone, lasciandoli a bagno per almeno un'ora). Se pensate che l'infestazione possa essersi estesa anche ad oggetti che non possono essere lavati, conservateli per 2 settimane in sacchetti di plastica chiusi e sigillati.
  5. Infine, ripetete il trattamento, a seconda del prodotto specifico utilizzato, dopo 2, 7, 8 o 10 giorni.

Accorgimenti e falsi miti

  • Mettete in atto una sorveglianza accurata con ispezioni settimanali, in particolare sulla nuca e dietro le orecchie, anche quando il bambino non ha sintomi, per individuare precocemente il problema.
  • Applicate i prodotti per trattare l’infestazione seguendo rigorosamente le istruzioni scritte nella confezione, facendo particolare attenzione al tempo di posa e alle modalità di risciacquo; al trattamento bisogna far sempre seguire l'uso di un pettine a denti fitti, per rimuovere le eventuali uova sopravvissute.
  • Prodotti naturali come l’aceto, la maionese e altri rimedi popolari non sono efficaci nel debellare la pediculosi; l’aceto è utile solo per staccare più facilmente le uova dai capelli.
  • Il trattamento è necessario solo se esiste una reale infestazione, e non esistono prodotti preventivi.
  • In caso di infestazione da pidocchi non è necessario tagliare i capelli.
  • pidocchi adulti sopravvivono solo sulla testa umana, dove trovano nutrimento, mentre nell’ambiente sopravvivono un paio di giorni (e al freddo anche meno). Le uova invece sopravvivono oltre le due settimane, e se non eliminate possono facilmente riavviare l’infestazione.
  • Il pidocchio non è indice di scarsa igiene: in realtà, vengono attaccati più facilmente i capelli lavati eccessivamente, soprattutto se sottili e chiari, mentre sembra che i capelli unti rendano più difficoltoso l’attecchimento delle uova.
  • Il pidocchio non salta da una testa all'altra: questi parassiti non possono sposarsi autonomamente, e per il contagio è necessario il contatto diretto fra capelli oppure il contatto con biancheria e/o effetti personali contaminati (come pettini, spazzole, fermagli, sciarpe, cappelli, asciugamani, cuscini…).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuola, tornano i pidocchi: come eliminarli in poche e semplici mosse

QuiComo è in caricamento