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Valduce, in memoria di Javier, l'infermiere morto di Covid, un centro medico per i più poveri in Perù

Un aiuto per un progetto nella terra d'origine del collega e amico che ha perso la vita a causa del covid

Una promessa da mantenere e un progetto, importante, che si sta realizzando. Così l'Ospedale Valduce di Como racconta quello che stanno facendo in onore di Javier Chunga, 59 anni, infermiere della Terapia Intensiva, l'unico dipendente di Valduce ammalatosi di Covid che purtroppo non ce l'ha fatta. 

«Il giorno del suo funerale è stato preso un impegno da parte dell'Ospedale per ricordarlo, contribuendo a realizzare un'iniziativa concreta nel suo Paese di origine, il Perù. A distanza di qualche mese si è presentata un'opportunità (chissà, forse ispirata dalla Provvidenza) per onorare quella promessa- spiegano dal Valduce.

«Da anni la Diocesi di Como ha una sua missione proprio in Perù e precisamente a Carabayllo, alla periferia di Lima, dove si sta realizzando un Centro Medico per l'assistenza alle famiglie più povere e dove è parroco don Roberto Seregni, sacerdote diocesano fidei donum, e proprio grazie a questo prete e ad amicizie comuni siamo venuti a conoscenza di un progetto in corso che ci è parso essere l'occasione da cogliere che si cercava.

L'Ospedale, per scelta delle Suore Infermiere dell'Addolorata e della Procuratrice Speciale Mariella Enoc, con una donazione iniziale di 5.000 €, ha così deciso di lanciare e sostenere una raccolta fondi.

Ci si è posti l'ambizioso traguardo di raggiungere 20.000 € di sottoscrizioni, da aggiungere alla somma stanziata dall'Ospedale.

I fondi raccolti, di cui il Valduce si farà garante di documentarne l'impiego, ovviamente unitamente a quelli che arriveranno attraverso altri canali, in Perù e in Italia, saranno utilizzati per realizzare e attrezzare il Centro Medico e poterne garantire l'avvio.

E' possibile per chi vuole dare il suo prezioso contributo:

Con un versamento sul c/c bancario intestato all'Ospedale Valduce (con causale "Centro Medico Perù"):

IBAN: IT 87 B 05216 10900 000000013295»

La missione di don Roberto in Perù

Padre Roberto vive da otto anni a Lima. Racconta lui stesso in una lettera: 

La Parrocchia che mi é stata affidata è un lenzuolo di sabbia e sassi nell’estrema periferia nord della capitale peruviana. Moderni condomini e baracche di legno e lamiera crescono come funghi nel più completo disordine.

 «La parrocchia ha circa 80 mila abitanti e 23 comunità divise in 12 zone pastorali. Questi anni di servizio nella diocesi di Carabayllo mi hanno segnato profondamente. La povertà estrema di molte famiglia, la fede limpida e serena di molti ammalati abbandonati in ospedali fatiscenti, la carità sorprendente di chi ha poco e condivide con chi non ha niente, mi ha obbligato a rimboccarmi le maniche e a cercare nuovi cammini di solidarietà e promozione umana».

Il centro medico potrebbe ridare una speranza e dignità a molte persone, in onore di Javier.

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