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Piscina Muggio chiusa: ecco perché Como Nuoto non ha partecipato al sit-in

Bulgheroni: "Pallanuoto Como ha dato alla manifestazione una connotazione politica"

La guerra fredda tra Pallanuoto Como e Como nuoto ha avuto uno strascico anche in un momento in cui occorreva essere uniti. Infatti, Como Nuoto, nonostante quanto annunciato in precedenza, all'ultimo momento si è ufficialmente tirata indietro non aderendo al sit-in organizzato ieri alla piscina di Muggiò, impianto chiuso dal giugno 2019. 

A spiegarne le ragioni è stato oggi il presidente della Como Nuoto, Mario Bulgheroni, attraverso uno scritto inviato agli atleti, ai soci e alle famiglie, che pubblichiamo integralmente e dal quale si evincono motivazioni legate ai risvolti politici che aveva assunto il sit-in attraverso le precedenti accuse ad alcuni membri dell'amministrazione da parte di Pallanuoto Como. 

"Rubo qualche minuto del vostro tempo per fornire una motivazione alla mancata presenza della Como Nuoto al sit-in annunciato da Pallanuoto Como per la giornata di ieri, 8 gennaio. Ho ribadito in più occasioni che la posizione della società era e resta quella di chiedere con forza la riapertura dell’impianto di Muggiò, ma non era e non sarà mai “contro” l’amministrazione comunale. Nel corso della trasmissione radiofonica di Ciao Como (del 7 gennaio) avevo convenuto con il presidente della Pallanuoto Como sull’opportunità della manifestazione per chiedere la riapertura della piscina, sottolineando tuttavia questo concetto, che non è nostra intenzione ricercare un “colpevole” (non ne avremmo alcun beneficio in termini pratici, per noi è vitale che la piscina riapra).

Nelle ore immediatamente successive alla trasmissione, la Pallanuoto Como ha nuovamente accusato alcuni membri dell’amministrazione, conferendo alla manifestazione una connotazione politica a cui ho ritenuto di non dare il “placet” della società, lasciando tuttavia (e ci mancherebbe altro) libertà a ciascuna famiglia/atleta di aderirvi. Abbiamo da poco compiuto un secolo di storia: questo importante traguardo è stato raggiunto anche grazie all’atteggiamento che la società ha tenuto nei confronti delle controparti istituzionali (in primis Comune e Federazione): abbiamo sempre cercato il confronto (a volte ruvido) ma MAI lo scontro, consapevoli e rispettosi dei ruoli che ciascuna istituzione svolge nella nostra società. Le dichiarazioni delle ultime ore mi hanno indotto quindi a ritirare la nostra partecipazione al sit-in, ma certamente non a ritrattare sulla richiesta fatta all’amministrazione di adoperarsi per la riapertura della piscina olimpionica, in modo da porre fine ai disagi che i nostri atleti (e le famiglia) patiscono per il continuo peregrinare tra diversi impianti". 

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