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Martedì, 16 Aprile 2024
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Paratie di Como: "Slegare gli arredi dal progetto esecutivo è una scelta infelice"

Bollini: "Sono stupito dalla semplicità delle soluzioni presentate in biblioteca"

Se ieri abbiamo ospitato il pensiero dell'ex assessore all'Urbanistica Lorenzo Spallino, che illustrava le sue perplessità in merito al percorso progettuale che potrebbe mettere a rischio il futuro degli arredi urbani del lungolago di Como - dopo la presentazione del nuovo progetto delle paratie presentato dai tecnici di Infrastrutture Lombarde - a esporre oggi altri dubbi è l'architetto Michele Bollini, non nuovo a riflessioni sulla gestione degli spazi pubblici in città. 

"Proprio perché ho massimo rispetto per chi si sta occupando della complessa progettazione del lungolago di Como - dice Bollini - sono stupito dalla semplicità delle soluzioni presentate in biblioteca. Siamo quasi all’approvazione del progetto esecutivo e ci sono molti nodi irrisolti o comunque poco approfonditi è che potrebbero compromettere proprio le scelte future sulla superficie della passeggiata allargata a più di 20 metri".

Il primo aspetto, dunque,  riguarda la gerarchia dei percorsi, i flussi generati degli utenti che si muoveranno in uno spazio molto più ampio e quindi complesso da gestire.

C’è chi passeggia, chi corre e fa attività sportiva, chi si muove in gruppo (come i turisti ad esempio), chi riposa, chi si ferma e chi va di fretta. Sono attività differenti alle quali occorre pensare in un progetto come questo. Non è prevista una pista ciclabile che differenzierebbe già un percorso tra chi transita in bici e chi a piedi, penso che la ciclabile ci debba essere senza dubbio alcuno. Nel 2022, quando sarà pronta la passeggiata, molti di noi si muoveranno con una bici elettrica.

Entriamo nei dettagli tecnici

È importante che il progetto esecutivo tenga conto di una quota della soletta delle vasche di laminazione in grado di consentire la piantumazione di aree verdi. Non è pensabile  avere un fronte lago senza un progetto delle aree verdi. I giardini sono parte integrante del  paesaggio che caratterizza la bellezza del nostro territorio, dalle ville sul lago, alle piazze in città. Quindi il filare di alberi lungo lario Trento che verrà eliminato per fare posto ai gradini, occorre prevedere che si possa re-impiantare. Così come la quota libera sopra le vasche A e B che costituisce il pacchetto di finitura deve permettere la piantumazione di aree verdi.

Dietro l'angolo delle paratie ci sono quindi insidie?

È una fase delicata questa del progetto esecutivo e penso che slegare la parte degli arredi, del verde, dei percorsi e dei materiali sia una scelta infelice che potrebbe causare più problemi che benefici.

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