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Lago di Como, Rapinese intervistato dal Times inglese: "Pronti per la tassa ai turisti come Venezia"

Rapinese: "Non avete idea di quanto sia difficile essere sindaco quando si combatte il turismo"

Il Lago di Como continua la sua scalata nel mondo del turismo, un'ascesa che sembra non subire arresti. L'overturism è oramai una realtà a Como e in molti paesi sulle sponde del lago. Intervistato dal The Times inglese il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha fatto alcune considerazioni concrete sulla possibilità di introdurre, come a Venezia, una tassa di soggiorno per evitare il sovraffollamento. È lo stesso giornalista del Times James Iman a titolare l'articolo "Lake Como mayor plans Venice-style tourist tax" (Il sindaco del Lago di Como progetta la tassa di soggiorno come a Venezia). La disanima di Rapinese, fatta di numeri concreti, fa capire che la tassa per i turisti non è più solo un'idea campata in aria ma qualcosa che potrebbe presto arrivare, almeno a Como. 

"Siamo diventati un marchio mondiale", ha detto al Times Rapinese. I numeri dei fine settimana estivi parlano: la città può attirare 300.000 visitatori al giorno e ha una popolazione di 85.000 abitanti. "Ha registrato lo scorso anno 4,8 milioni di prenotazioni alberghiere, continua il sindaco, con un aumento di 1 milione rispetto a quattro anni fa, prima della pandemia. Stiamo già discutendo l’idea di una tassa di soggiorno. Le rivoluzioni iniziano con misure concrete e noi siamo pronti per questo lungo viaggio". Il sindaco ha anche accennato al voler introdurre una nuova tassa per le aziende di trasporto private, facendo pagare 50 euro per ogni pullman in arrivo.

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