rotate-mobile
Attualità Piazza Guido Grimoldi

Era affollato di turisti, ora è abbandonato: infopoint al Broletto, l'immagine simbolo di una città che non riparte

Spallino: "Lo spostamento in piazza Gobetti è stata un'operazione fallimentare, frutto dell'arroganza o dell'incapacità"

Lo spostamento dell'Infopoint dal Broletto a piazza Gobetti resta un mistero. Fin dalla sua inaugurazione, nell'estate del 2018, sono stati in molti a chiedersi le ragioni di una scelta apparsa ai più quantomeno azzardarta. Dopo mesi in cui si discute del palese fallimento di questa operazione messa in piedi dall'ex assessore al Turismo della giunta Landriscina, Simona Rossotti, sembra che ancora nessuno si sia preso la briga di fare mea culpa. Carola Angelini, arrivata in corsa, non nega le criticità già ammesse da più parti ma si limitra a dire che gli uffici stanno pensando a dei correttivi: ma indietro non si torna. Intanto, mentre da giorni chiediamo inutilmente i dati del nuovo Infopoint al Comune - ricordiamo che il solo Broletto nel 2017 totalizzò 75 mila presenze - è del tutto evidente che in piazza Gobetti non si possano avere gli stessi risultati avuti al Broletto. Non è solo una questione di numeri ma anche di prestigio e posizione del Broletto rispetto a un locale anonimo e defilato.

Spallino infopoit

L'ex assessore Lorenzo Spallino, che sulla questione era già intervenuto ai tempi delle dimissioni di Rossotti, e che si può considerare uno dei padri dell'Infopoint al Broletto ai tempo della giunta guidata da Mario Lucini, torna a parlare apertamente del suo infopoint abbandonato. 

"Confesso che è da tempo che cerco di non passare da via Pretorio per evitarmi la tristezza infinita di vedere in che condizioni è l’Infopoint - commenta Spallino -. Quello che era un tassello della più importante operazione di ampliamento del centro storico dalla creazione della Città Murata attraverso l'inserimento di 22mila metri quadrati di aree esclusivamente pedonali, oggi è l’emblema di qualcosa che non so se collocare nell’arroganza o nell’incapacità. So bene che nel lavoro dell’assessore gioca un ruolo importante il proprio ego: tutto sta nel controllarlo ed evitare che serva a qualcosa di diverso dall’affermare se stessi contro ogni evidenza". 

"Perché nella vicenda dello spostamento dell’Infopoint in un posto dove nessuno, ma proprio nessuno che abbia un minimo di competenza in materia di comunicazione piuttosto che di urbanistica, lo collocherebbe, è evidente una cosa - aggiunge Spallino -  che gettare dalla finestra i 400mila euro che sono serviti, dopo un concorso a cui hanno partecipato decine di professionisti, a trasferire un Infopoint da uno spazio prestigioso di proprietà pubblica a un locale di proprietà di privati in un ambito che definire defilato è un eufemismo, per di più pagando un affitto, si spiega solo con la volontà di cancellare quanto di buono ha fatto l'amministrazione precedente". 

"Insomma, non potendo o non essendo in grado di riportare auto e parcheggi nell’anello via Plinio, piazza Grimoldi, via Pretorio - conclude l'ex assessore all'Urbanistica della giunta Lucini - si è scelto di appoggiare un progetto che da lato disconosce la complessa progettualità del disegno precedente e dall’altro pretende di rivestire di una progettualità inesistente ciò che altro non è che un esercizio di damnatio memoriae. È sempre avvenuto e sicuramente avverrà ancora. Ciò non toglie che sarebbe più onesto riconoscere l’errore e porvi rimedio".

broletto-como-2mp-2

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Era affollato di turisti, ora è abbandonato: infopoint al Broletto, l'immagine simbolo di una città che non riparte

QuiComo è in caricamento